I boschi che non ci sono più. “Vaia un anno dopo”
È trascorso un anno dal quel disastroso 29 Ottobre 2018, quando migliaia di alberi sono stati abbattuti dalla forza del vento.
Foreste, boschi e intere vallate in quota sono stati distrutti e niente in questi luoghi sarà come prima.
Il ciclone, chiamato in seguito Vaia, ha soffiato senza pietà la sua forza distruttrice con raffiche di vento che sfioravano i 200km/h; si dice che nel Triveneto e in una piccola parte della Lombardia siano sedici milioni gli alberi abbattuti, con la regione più colpita: Trentino-Alto Adige.
I Comuni dell’Altipiano in questi giorni hanno voluto ricordare la catastrofe con varie manifestazioni, a Asiago presso il Museo Le Carceri dal 27 Ottobre 2019 al 6 Gennaio 2020, una mostra: “Il senso di Vaia” con opere dell’artista Paolo Ceola, il 30 Ottobre presso il Palazzetto di Canove, una serata organizzata dal Comune di Roana ma voluta da tutte le Amministrazioni Comunali dell’Altipiano, Mauro Corona e Matteo Righetto hanno presentato il loro libro: “Il passo del vento”. È stata soprattutto anche una serata divulgativa per far riflettere tutti i presenti, che a fatica il palazzetto riusciva a contenere (quasi 500 persone), sugli effetti del cambiamento climatico attuale e sulle biodiversità montane.
Interessante l’intervento di Gianbattista Rigoni Stern (figlio di MARIO R.S.), quale esperto forestale ha parlato della situazione ambientale precedente e attuale dopo il passaggio di Vaia, elencando i suoi personali suggerimenti per un futuro rimboschimento.
Mauro Corona ha ricordato più volte l’amico e in un certo senso anche maestro Mario Rigoni Stern, e si è scagliato senza mezzi termini contro i politici che con una legge hanno smembrato il Corpo Forestale e dice: …una vera pazzia, d’altronde personaggi che vivono nella bambagia in città o fra i saloni dei palazzi del potere non possono di certo comprendere le problematiche della Montagna….
Mentre il lavoro per portare via gli alberi abbattuti continua incessantemente senza soste, si calcola che ci vorranno almeno cinque anni per sistemare al meglio i boschi, ma le ferite lasciate da Vaia non si rimargineranno mai più.
Dal libro presentato una frase di Matteo Righetto, tratta dal brano “Albero” ….ci sono almeno sedici milioni di buoni motivi per sostenere una vita più ecologica, altrimenti i prossimi a cadere potremmo essere noi….
Fotoreportage
Foto 1,2 – Comune di Roana – Zona Malga Pusterle; (estate 2019)
foto 3,4,5 – Comune di Enego – Piana di Marcesina; (estate 2019)
foto 6,7,8, Comune di Asiago – Museo Le Carceri: Il senso di Vaia, concerto del duo Orion Sound e performance di danza di Giovanna Denaro;
foto 9 – Palazzetto di Canove, da sinistra Gianbattista Rigoni Stern, Matteo Righetto, il relatore Frigo e Mauro Corona;
foto 10 – Un affettuoso abbraccio fra la Signora Maria sorella di Mario Rigoni Stern e Mauro Corona.
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MAURY54:
Sempre in ritardo Giovanni e mi scuso, ma mai troppo tardi per ringraziarti del ...
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peiro:
Bella opera bel reportage, io che non viaggio quasi mai è bello vedere usanze ...
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MAURY54:
Grazie a te Diana per il passaggio e gradito commento.
Un saluto dall' Altipian...
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Diana Cocco:
Fortissimo. Grazie Maurizio, non sapevo della sua esistenza. Diana...
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MAURY54:
Grazie a te Cristina,
ti sono grato per questo tuo apprezzato e generoso commen...
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