Rappresentare attraverso la finzione la dura e triste verità”.

Le foto qui inserite sono una parte di quelle che grazie al Patrocino del Comune di Roana e del Comune di Asiago, costituiranno (appena l’attuale situazione sanitaria lo consentirà) una mostra fotografica che sarà allestita presso il Forte Corbin (frazione di Tresche Conca – Comune di Roana). Il titolo della mostra:

Io sono più forte

NOTIZIE

L’istituzione da parte dell’ONU della” giornata contro la violenza sulle donne” risale al 17 Dicembre del 1999, fu scelta la data del 25 Novembre in quanto nella Repubblica Domenicana governata dal dittatore Rafael Trujillo, le tre sorelle Mirabal con l’accusa di essere rivoluzionarie, furono violentate, torturate, strangolate per poi essere buttate con l’auto in un burrone, per far credere che era stato un incidente, era il 25 Novembre 1960.

Secondo l’ONU nel 2019, il 35% delle donne ha subito una qualche forma di violenza fisica e sessuale e sempre secondo dati ONU sono 1,200 miliardi di donne che ogni anno nel mondo subiscono violenze tra le mura domestiche, spesso davanti agli occhi dei figli. “Dati impressionanti”. La violenza contro le donne – ragazze e minori è una violazione dei diritti umani

Si può considerare violenza nei paesi in via di sviluppo, la pratica delle spose bambine e sono almeno 200 milioni le donne e le ragazze che hanno subito mutilazioni genitali – una pratica tuttora in uso in circa 30 paesi

L’OMS stima che a livello mondiale un terzo delle donne e ragazze subisca violenze nel corso della propria vita. Una stima che potrebbe rappresentare soltanto la punta dell’iceberg in quanto questo tipo di violenza il più delle volte non è denunciata a causa del silenzio e della vergogna.

In Italia solo il 19% delle donne sono consapevoli che quello che subiscono è un reato, il 44% lo giudica semplicemente “qualcosa di sbagliato” e ben il 37% “qualcosa che doveva succedere”

Nel primo semestre del 2020 i “femminicidi” in Italia sono aumentati del 5%, rispetto allo stesso periodo del 2019. Brutte notizie anche sui maltrattamenti e stupri, le richieste di aiuto al nr 1522,(numero verde del Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio), sono state 11.900, il 119% in più di un anno fa, mentre sempre per il primo semestre sono diminuite drasticamente le denunce 13.100 contro le 16.300 del 2019.

Segno che le donne hanno paura e la crisi attuale con il lockdown ha destabilizzato gli uomini già violenti, con donne chiuse in casa in balia dei loro aguzzini. I dati “DIRE” la rete italiana antiviolenza (direcontrolaviolenza.it) confermano che in lockdown i nuovi contatti sono stati un quarto delle chiamate totali mentre il 75% è arrivato da donne già prese in carico.

Una situazione più diffusa di quanto si pensi che è considerata una forma di abuso è “la dipendenza economica” della donna considerata sopruso dalla Convenzione di Istambul del 2012 ( a cui l’Italia aderisce).

Porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze richiede un forte impegno non solo a livello istituzionale e ha bisogno di un ampio coinvolgimento delle organizzazioni internazionali, delle ONG e della società civile in generale ma soprattutto, di tutti gli uomini, ricordando:
che la violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci ma soprattutto degli imbecilli

Ringrazio per la collaborazione:
-Lara Panozzo JeEvent Studio e Moreno Corà –Direzione Artistica.
-Ilaria, Marco e la Famiglia Panozzo per aver messo a disposizione il Forte Corbin come location
-Katia Basso e Verdiana Giacomelli le ragazze che hanno posato per questi scatti impegnativi e fuori dal comune.
-Il gruppo Nordick-walking femminile “quei de le do e mexa” per aver raccolto le scarpe rosse “simbolo di questa giornata
”.

Fotoreportage
da segnalare Foto nr. 1 – Locandina Evento;
foto 8 e 9- Le scarpe rosse simbolo della giornata del 25 Novembre;
foto 10 – ricordando la violenza sui minori.

 
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Commenti (2)


  1. Grazie, Maurizio, per la tua testimonianza fotografica fittizia, ma purtroppo molto fedele alla realtà. Bravo come sempre ed attento ai problemi che sconvolgono la nostra società, non così evoluta come si vorrebbe far credere. Occorre martellare le menti degli umani distorti per indurli alla ragione ed al rispetto del proprio simile e tu vai proprio in questa direzione: prosegui ed avrai sempre il consenso delle persone per bene. Complimenti!!!!!


  2. Grazie a te Cristina,
    ti sono grato per questo tuo apprezzato e generoso commento.
    Proprio così la nostra società crediamo che sia evoluta ma è ben lungi dall’esserlo.
    Un caro saluto, (ovviamente dall’Altipiano più bello del Mondo)

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