Cento anni, cento immagini.

Con il patrocinio del Consiglio Regionale del Veneto e le Province di Belluno, Treviso e Vicenza, con la collaborazione di una trentina di Comuni, al Museo “Le carceri” di Asiago si può visitare, fino al 28 febbraio 2016, un’interessante e preziosa mostra fotografica sulla Grande Guerra nel Veneto.

La mostra si divide in tre sezioni:
Il fronte degli Altipiani
Il fronte Dolomitico
Il fronte Grappa, Piave Montello.

Le foto non vogliono celebrare la retorica della guerra, né la vittoria, ma ci riportano a rivisitare i luoghi dei campi di battaglia conducendoci nella dura quotidianità della trincea e nel dolore delle macerie.

Il Veneto fu l’unica regione a conoscere la violenza della Guerra ininterrottamente per tutta la sua durata, dal 24 maggio 1915 al 3 novembre 1918, e di quell’epopea tragica che ha segnato per sempre il paesaggio le ferite ancora non si rimarginano e sono a tutt’oggi ben visibili.

I versi di Ungaretti scritti sul Carso “…di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro, di tanti che mi corrispondevano non è rimasto neppure tanto… è il mio cuore il paese più straziato…” riecheggiano guardando queste foto.

La mostra è aperta il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30.
Costo biglietto € 3,00

Fotoreportage:
Foto 1: Cartina del Fronte con spiegazioni;
foto 2: Soldati italiani in località Magnaboschi (Altipiano Asiago);
foto 3: rovine di Canove e di Asiago;
foto 4: trincea monte Valbella (Altipiano di Asiago);
foto 5: Col di Lana dopo l’esplosione della mina:
foto 6: conca Ampezzana con le Tofane;
foto 7: basso Piave, soldati italiani pronti al contrattacco;
foto 8: Altipiano di Asiago, colonna di prigionieri italiani;
foto 9: soldati italiani intenti a scrivere (Monte Grappa);
foto 10: una pagina triste e dimenticata dagli storici: il profugato (Bambini di Tonezza del Cimone)

 
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Commenti (2)


  1. Che tristezza nel vedere quel serpentone di esseri umani mandati alla prigionia! E quanti altri sepolti sul campo di battaglia e tra le rovine dei nostri bei paesi montani!


  2. Kris,

    su questo fotoreportage il tuo commento mi è proprio gradito e ci tengo in modo particolare.
    Grazie di cuore.

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