Apertura della Porta Santa della Misericordia nel Santuario di San Matteo

Nel tardo pomeriggio di domenica 20 dicembre 2015 ha avuto luogo l’apertura della Porta Santa della Misericordia nel Santuario di San Matteo apostolo, dei Frati Minori, il quale si affaccia panoramicamente sulla garganica San Marco in Lamis, del cui territorio comunale fa parte e da cui dista 3 km in direzione est.

Il complesso religioso è stato scelto come sede giubilare dall’arcivescovo metropolita di Foggia-Bovino, mons. Vincenzo Pelvi, della cui arcidiocesi esso fa parte. Il rito della solenne apertura è stato però presieduto da don Pierino Giacobbe (Vicario zonale della suddetta arcidiocesi metropolitana per San Marco in Lamis), ed è iniziato alle ore 16.30 con un breve pellegrinaggio dei sacerdoti, delle autorità civili e militari e di tutte le comunità ecclesiali sammarchesi, che pregando si sono diretti verso il Santuario di San Matteo dopo essere partiti dal parcheggio situato a poche centinaia di metri dallo stesso. Una volta raggiunto il complesso religioso, il vicario diocesano ha proceduto, con la formula di rito, all’apertura vera e propria della Porta Santa della Misericordia, collocata internamente, in fondo al corridoio che collega l’entrata verso il piazzale, adibito a parcheggio, alla chiesa, nella quale lo stesso sacerdote ha poi presieduto la Solenne Celebrazione Eucaristica.

Il presente fotoreportage è integrato dalle sottostanti sei immagini che illustrano:
il Santuario di San Matteo apostolo nel tardo pomeriggio di domenica 20 dicembre 2015 (foto n. 1);
un momento del breve pellegrinaggio che ha preceduto il rito dell’apertura della Porta Santa della Misericordia (foto n. 2);
il corridoio del Santuario, in fondo al quale si accede, sulla destra, alla chiesa per mezzo della medesima porta (foto n. 3);
un cartello illustrato avente per tema «Il Giubileo della Misericordia con San Matteo» (foto n. 4);
la Porta Santa della Misericordia, subito dopo la solenne apertura (foto n. 5);
la Solenne Celebrazione Eucaristica, conseguente all’apertura (foto n. 6).

© Riproduzione Riservata