Vera Brittain “Generazione Perduta”
Oggi Domenica 9 Agosto in collaborazione con il Comune di Asiago e la libreria Giunti alle ore 17,30 sul palco centrale di Piazza II Risorgimento è stato presentato il libro:
“Generazione Perduta“ , titolo orginale in inglese Testament of Youth , che traducendo letteralmente in italiano significa “Testamento della gioventù”.
Più che della presentazione del libro cercherò di raccontare in poche righe la storia di questa donna straordinaria.
Vera Brittain nasce a Newcastle nel 1893, (Inghilterra) è stata una scrittrice, giornalista, pacifista, intellettuale e attivista per le battaglie dei diritti delle donne, una delle prime donne ammesse ai College di Oxford, dove studia letteratura inglese.
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale poco più che ventenne, abbandona Oxford per servire la sua Patria come infermiera volontaria (Londra, Malta e Francia) considerando la Grande Guerra non solo una devastazione materiale ma soprattutto la vede come devastazione psicologica, morale e spirituale della gioventù.
Gli amici più cari perdono la vita in guerra, il fidanzato muore in Belgio poco prima di Natale del 1916, mentre Lei lo aspettava in Inghilterra per una licenza, e il suo unico e amatissimo fratello Edward cade nel giugno 1918 sull’Altipiano di Asiago in località San Sisto (Lazaretto). Vera non è mai riuscita a superare la morte del fratello, al quale era molto legata, e questo provoca in lei una profonda e dolorosa ferita che mai più si rimarginò.
Pubblica il suo primo romanzo nel 1923, e dieci anni dopo nel 1933 pubblica Testament of Youth che è anche un po’ il suo diario nel quale racconta non soltanto la disillusione e il dolore ma racconta anche il cammino delle idee per le quali ha combattuto una vita intera.
Ripensando sempre all’amato fratello prima di morire a Wimbledon, il 29 Marzo 1970, all’età di 76 anni, per sua volontà chiede che le sue ceneri vengano sparse sulla tomba del fratello Edward al Cimitero inglese di Granezza (uno dei cinque cimiteri britannici sull’altipiano di Asiago) e nel Settembre del 1970 la figlia onora questa Sua richiesta. “per quasi 50 anni gran parte del mio cuore è stato in quel cimitero del paese italiano“
La casa Editrice Giunti per prima in Italia pubblica il libro nel giugno 2015 a circa 82 anni di distanza dalla prima pubblicazione inglese, la cui immagine di copertina è tratta dal film che uscirà in tutta Europa in autunno.
Il libro non è un romanzo ma è una reale storia autobiografica ed è diventato un classico della letteratura inglese.
Se vi capita di visitare questo luogo entrate nel Cimitero inglese di Granezza e, ricordando i 142 soldati inglesi che vi sono sepolti, recatevi sulla tomba, la prima della seconda fila a sinistra, e lasciate un pensiero o perché no un fiore per Edward e Sua sorella Vera.
Fotoreportage:
Foto 1: Rara immagine di Vera e il fratello Edward;
foto 2: Vera Brittain;
foto 3: Copertina del libro con la foto tratta dal film;
foto 4,5: presentazione del libro;
foto 6: il Cimitero inglese di Granezza;
foto 7: la tomba di Edward, Capitano di Reggimento morto a 22 anni;
foto 8: il fregio e il motto del Reggimento Sherwood Forester;
foto 9: un po’ di storia
foto 10: sul basamento della grande Croce in granito posta al centro di ogni cimitero scolpita la frase: Their Name Liveth For Evermore’ “il loro nome vivrà per sempre”, frase bibblica scelta e dettata da Kipling per commemorare tutti i caduti inglesi.
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MAURY54:
Grazie Mille Kris,
hai perfettamente ragione proprio così "aizzati dale politi...
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Kris:
Interessante fotoreportage, ma ciò che tocca maggiormente è l'incontro pacific...
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MAURY54:
Mi scuso Kris per il ritardo nella risposta.
Veramente bello quanto hai scritto...
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Kris:
Mai vista un'orchestra con tanti musicisti e per giunta così giovani! Molto sig...
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MAURY54:
Grazie Kris,
come sempre grazie per il graditissimo e generoso commento.
Gra...
Commenti (2)
Kris scrive:
Grazie, Maurizio, per aver reso partecipi anche noi, impossibilitati a presenziare, di questo evento che, oltre a commemorare il centenario dalla prima guerra mondiale, onora una donna che si potrebbe senz’altro definire un’Eroina.
Certamente un libro da leggere, un film da vedere ed una visita al cimitero, dove un fratello ed una sorella, dopo 52 anni, si sono ricongiunti in Terra Italiana.
MAURY54 scrive:
Grazie Kris,
Mi scuso per ritardo alla risposta.
sempre graditi i tuoi commenti.
Veramente Vera potrebbe essere definita un’Eroina
Il libro è veramente da leggere.
Un saluto