Al pittore e ritrattista Domenico Caldara, nel bicentenario della nascita
Nel pomeriggio del 15 novembre 2014, intorno alle ore 18, è stata inaugurata a Foggia, presso la sede della Fondazione Banca del Monte, la mostra intitolata “Pittore di Corte e ritrattista. Domenico Caldara, nel bicentenario della nascita 1814-1897″.
Tale evento culturale, che rappresenta l’omaggio della città pugliese ad uno dei suoi figli più illustri dell’Ottocento, è stato promosso ed organizzato dalla medesima fondazione, in collaborazione con il Comune di Foggia e con il patrocinio della Regione Puglia e della Banca della Campania – Gruppo Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Pertanto, tale mostra, che contiene una sessantina di opere pittoriche e grafiche dell’artista, è stata allestita non solo nella galleria della stessa fondazione, al pian terreno dello storico Palazzo del Monte di Pietà, ma anche in alcune sale, ad essa riservate, del Museo Civico. Resterà aperta al pubblico fino al prossimo 17 gennaio 2015.
Domenico Caldara (Foggia, 2 maggio 1814 – Napoli, 14 dicembre 1897), si mostrò sin da subito incline verso la pittura ed il disegno, soprattutto nel genere del ritratto. Difatti nella sua città natale egli eseguì, sin dal 1829, numerosi ritratti, definiti “somigliantissimi”, di numerosi personaggi noti e meno noti dell’epoca tra i quali spicca quello ad acquerello del conte Gaetano Varo, un nobile della città di Troia, che, notato il suo talento, lo sostenne finanziariamente nel primo periodo di studio presso il Regio Istituto di Belle Arti di Napoli, al quale l’artista stesso aveva in precedenza presentato la domanda d’iscrizione, che venne poi rigettata per le sue scarse risorse finanziarie.
Nella città partenopea, Domenico Caldara oltre a proseguire i suoi studi, che continuerà al pensionato Roma dal 1844 al 1848, si affermò sempre di più come pittore e ritrattista, espose in più sedi culturali le sue diverse opere venendo sempre più apprezzato e richiesto da facoltosi committenti e persino dalla corte borbonica che gli affidò incarichi prestigiosi. Frattanto nella sua Foggia, nel 1849, dipinse il Parnaso (tempera su carta) sulla volta del salone di Palazzo Siniscalco-Ceci. Come a Napoli, anche qui ed in altre città italiane dove espose le proprie opere (Firenze, Venezia), l’artista foggiano ricevette numerose altre committenze da parte di nobili, ricchi borghesi ed istituzioni pubbliche e religiose. Dopo due matrimoni (nel 1864 con la pittrice napoletana Clorinda Scotto, che gli diede una figlia e morì due anni dopo, e nel 1876 con la lucerina Silvia Perrucci, che gli diede sei figli) e dopo un suo soggiorno ad Andria negli anni 1894-1895, Domenico Caldara cessò di vivere a Napoli, in condizioni di indigenza e senza che i giornali dell’epoca dessero notizia del suo trapasso.
Le opere di Domenico Caldara esposte nella mostra in corso a Foggia, che provengono perlopiù dalle collezioni dei propri eredi, consistono non soltanto nei ritratti dei suoi familiari e di alcuni personaggi noti del suo tempo, eseguiti con la tecnica dell’olio su tela, ma anche in dipinti a tema sacro, profano ed agreste, nonché in disegni preparatori, eseguiti a matita su carta, di opere pittoriche.
Il presente fotoreportage è illustrato dalle sottostanti sei immagini aventi per oggetto alcune opere di Domenico Caldara esposte in mostra all’interno della galleria della Fondazione Banca del Monte e precisamente:
un suo autoritratto eseguito a matita su carta nell’anno 1841 (foto n. 1);
il ritratti, olio su tela, della moglie Silvia Perrucci, del 1877, e del figlio Benedetto, del 1890 (foto n. 2);
altri ritratti di vari personaggi, esposti in mostra (foto n. 3);
il Sacrificio di Abele, olio su tela del 1847, che campeggia in fondo ed al centro dell’immagine tra il ritratto di Egidio Romoaldo Duni, datato 1876, e quello di Sebastiano Jannuzzi, datato 1870 (foto n. 4);
il bozzetto che ritrae San Ferdinando Re di Castiglia orante innanzi al simulacro della Vergine Santa, olio su tela del 1857 (foto n. 5);
una natura morta ed un ritratto di una contadina, entrambi olio su tela del 1850 (foto n. 6).
Indirizzi ed orari di apertura della mostra:
dal 15 novembre 2014 al 17 gennaio 2015
- Galleria della Fondazione Banca del Monte, Via Arpi 152, 71121 Foggia: dal lunedì al sabato, ore 9:00-12:30 e 17-20; domeniche, giorni festivi e pomeriggi del 24 e del 31 dicembre: chiuso; info: telefono e fax 0881-712182, sito web: www.fondazionebdmfoggia.com
- Museo Civico, Piazza Vincenzo Nigri, 1, 71121 Foggia: da martedì a domenica, ore 9-13; martedì e giovedì: 9-13/16-19; info: 0881-814041/42, e-mail: museo@comune.foggia.it
Ingresso libero.
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Michele Nardella:
Ciao angel1967,
l'opera di Gino Berardi esposta in questa mostra è: Finestra s...
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angel1967:
Ciao Michele, sono stato allievo di Gino Berardi, uno dei pittori che partecipan...
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Michele Nardella:
Grazie Maria per il tuo commento.
La cerimonia di inaugurazione di questa mostr...
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MaGi72:
Complimenti Michele per il fotoreportage!
Una personale molto interessante: be...
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Michele Nardella:
Grazie Maria, ho partecipato anch'io da protagonista a questa manifestazione, co...
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