“Torneranno i prati”: il set
In “Torneranno i prati” Ermanno Olmi racconta la Grande Guerra a ormai cento anni di distanza e giustificando la disobbedienza agli ordini assurdi che venivano impartiti dai comandi ai soldati.
“Torneranno i prati” non è un film di guerra, ma un film sul dolore della guerra: ottanta minuti che ci regalano emozioni con sequenze intense e coinvolgenti e con dialoghi ricchi di significato; infatti il regista mette in bocca agli umili e ai giovani frasi sensate e vere.
Sui prati dall’Altipiano di Asiago il set del film è diventato un’attrazione turistica. La lunga trincea ricreata dove si svolge la maggior parte delle riprese è ora visitabile; il Comune organizza addirittura visite guidate e con le belle giornate puoi sempre incontrare qualcuno che vuole vederla questa trincea.
All’interno una bella mostra di fotografie di scene del film.
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MAURY54:
Grazie Mille Kris,
hai perfettamente ragione proprio così "aizzati dale politi...
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Kris:
Interessante fotoreportage, ma ciò che tocca maggiormente è l'incontro pacific...
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MAURY54:
Mi scuso Kris per il ritardo nella risposta.
Veramente bello quanto hai scritto...
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Kris:
Mai vista un'orchestra con tanti musicisti e per giunta così giovani! Molto sig...
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MAURY54:
Grazie Kris,
come sempre grazie per il graditissimo e generoso commento.
Gra...
Commenti (4)
Viviana Bernardini (Senior) scrive:
Torneranno i prati…solo un poeta come Ermanno Olmi poteva condensare in una così breve frase pensieri e sentimenti infiniti.
Non ho ancora visto il film, ma ho seguito con interesse l’intervista al regista e diversi servizi, e non vedo l’ora; grazie Maurizio per questa bellissima e intensa presentazione dal tuo Altopiano
MAURY54 scrive:
Grazie Viviana,
Già il titolo del film potrebbe essere anche il titolo di una poesia.
In ottanta minuti Olmi con maestria ma soprattutto con una scioccante realtà ha riepilogato gli orrori di 41 mesi di guerra.
Se vedrai il film potresti chiederti anche tu come fanno in molti: com’è possibile che la posta in trincea venisse consegnata 2 volte in una sola notte, a differenza della prima volta quando il soldato canterino chiama i nomi per la consegna il 90% dei soldati la ritira la posta, la seconda volta di tutti quelli chiamati nessuno si presenta per il ritiro questo significa che erano tutti morti.
Un saluto dal mio Altipiano
Maurizio
Kris scrive:
Eccomi tornata dal mio Molise e pronta per complimentarmi con te per questo foto-reportage: ancora una volta ci rendi partecipi di avvenimenti veramente coinvolgenti, te ne sono sempre grata!
MAURY54 scrive:
Grazie Kris,
i tuoi commenti e “complimenti” sono sempre graditi,
Un caro saluto
M.