Nel pomeriggio del 7 ottobre 2014, solennità della Beata Vergine Maria del Rosario, si è svolta per le principali vie e piazze di San Nicandro Garganico, la processione della rispettiva statua mariana che ha avuto inizio alle ore 17 in punto ed è partita dalla Chiesa di San Giovanni Battista, presso la quale ha sede l’Arciconfraternita del SS. Rosario. Tale processione avrebbe dovuto svolgersi, come di consueto, alla stessa ora della prima domenica del mese, vale a dire del giorno 5, ma, a causa del maltempo, si è ovviamente preferito rinviarla al giorno della sua solennità liturgica, la quale fu istituita dal papa San Pio V col nome di “Santa Maria della Vittoria” per commemorare appunto la vittoria riportata dalla Lega Santa contro la flotta turca nel mare di Lepanto, in Grecia, appunto il 7 ottobre 1571, che era di domenica. Per i Cristiani il merito della vittoria fu della Madonna, da costoro invocata, prima della storica battaglia, attraverso la recita del Santo Rosario. Per tale ragione il successivo papa, Gregorio XIII, intitolò questa solennità a Maria SS. del Rosario.

All’interno della suddetta chiesa sannicandrese era stato allestito, prima della novena e presso la parete di fondo, un apposito trono ad hoc con drappi rosa e bianchi, arricchiti da ornamenti dorati. Al suo centro e sopra l’altare maggiore è stata collocata, per tutta la durata della novena e fino alla processione, la statua della Madonna del Rosario, tra quelle di San Domenico di Guzman e di Santa Rosa da Lima, secondo l’iconografia tradizionale, legata all’ordine dei Domenicani che furono i maggiori propugnatori di questo culto mariano.

Nel corteo processionale si sono susseguiti in quest’ordine: le donne militanti della Pia Unione del Preziosissimo Sangue; i componenti e le insegne della Congrega di Maria SS. di Costantinopoli, dell’Arciconfraternita del SS. Rosario e dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento; i sacerdoti don Roberto e don Matteo De Meo, rispettivamente parroco e vice parroco della Chiesa Madre di Santa Maria del Borgo, da cui dipende la rettoria di San Giovanni Battista; la statua della Madonna del Rosario, condotta a spalla dai confratelli alternatisi lungo il percorso; il locale complesso bandistico, che ha eseguito i brani musicali che si sono inframmezzati alle preghiere ed ai canti liturgici dei devoti; i fedeli restanti.

Non appena la processione ha transitato dinanzi alla Chiesa Madre, i rispettivi chierichetti, dopo aver lanciato dei petali di rose alla statua della Madonna del Rosario, si sono inseriti, con la Croce, nel corteo davanti alle confraternite ed alcuni di loro presso i sacerdoti. Le soste della processione sono avvenute col posizionamento della statua mariana sui tavoli imbanditi, che sono stati per l’occasione collocati lungo il percorso, in diversi punti, dagli abitanti delle prospicienti abitazioni, dai cui balconi e dalle cui finestre sono anche piovuti dei petali di rose, gettati in omaggio alla Madre di Dio.

Al termine del suo lungo itinerario, tra il centro storico e la parte moderna del centro abitato, la processione si è conclusa col rientro della venerata statua barocca della Madonna del Rosario nella “sua” Chiesa di San Giovanni Battista, che è avvenuto intorno alle ore 19:15 ed è stato seguito dalla celebrazione della santa messa da parte di don Matteo De Meo.

Il presente fotoreportage è illustrato dalle sottostanti sei immagini aventi per oggetto:
la processione della Madonna del Rosario mentre svolta in Piazza Dante (foto n. 1);
i componenti della Congrega di Maria SS. di Costatntinopoli seguiti da quelli dell’Arciconfraternita del Rosario (foto n. 2);
i membri dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento (foto n. 3);
la statua della Madonna del Rosario, preceduta dai sacerdoti don Roberto e don Matteo De Meo e dai chierichetti lungo il cammino processionale (foto n. 4);
il rientro della venerata statua mariana nella Chiesa di San Giovanni Battista (foto n. 5);
l’interno della medesima chiesa dopo il rientro di tale simulacro, posto a sinistra dell’apposito trono al cui centro era stato precedentemente collocato, tra la statua di San Domenico di Guzman e quella di Santa Rosa da Lima (foto n. 6).

 
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