Nel pomeriggio del giorno 8 settembre 2017, solennità della Natività della Beata Vergine Maria, si è svolta a San Nicandro Garganico, la Festa della Beata Vergine di Costantinopoli.

L’evento più atteso e significativo di tali festeggiamenti, religiosi e civili, è stato senza dubbio quello della lunga e solenne processione della rispettiva statua mariana, preceduta da quella vestita di San Leonardo abate, che ha avuto inizio alle ore 17 in punto ed è partita dalla Chiesa di San Giorgio martire, ubicata nel cuore della Terravecchia, il primitivo nucleo urbano sannicandrese, a breve distanza dalla sede della Congrega di Maria SS. di Costantinopoli, costituitasi nel 1882. Tale sodalizio organizza e cura ogni anno questa festa. In passato i suoi componenti traslarono definitivamente nella suddetta chiesa la stessa statua della Madonna di Costantinopoli dall’ormai abbandonata e decadente chiesetta rurale di S. Maria di Peticchio (com’erano chiamati gli allora proprietari del fondo in cui si trova), dove si venerava da secoli. Inoltre gli stessi confratelli ne promossero il culto, il più antico di quelli mariani del paese garganico, che subito crebbe notevolmente innanzitutto tra gli abitanti della Terravecchia, appartenenti a ceti sociali medio-bassi, e poi anche nel resto del paese, come testimoniato dal vistoso aumento dei nomi di persona “Costantino, Costantina, Costanzo, Costanza”.

Nella stessa Chiesa di San Giorgio, la più antica del paese garganico, l’artistica statua policroma della Madonna di Costantinopoli (XVI secolo), che si conduce in processione, è normalmente conservata nella nicchia centrale della parete di fondo ed è fiancheggiata da quella di San Leonardo abate, nella nicchia a sinistra, e da quella di Sant’Antonio abate in quella di destra. Un soppalco, realizzato per offrire doni e fiori a tale Madonna, è accessibile tramite una scala a pioli dallo spazio compreso tra la parete di fondo e l’altare maggiore, occupato dal coro ligneo. Ogni anno, in occasione della novena e della festa della Madonna di Costantinopoli, le tre statue della parete di fondo vengono prelevate dalle rispettive nicchie e collocate su un apposito trono, costituito da stoffe colorate, che viene allestito al di sopra dell’altare maggiore in marmi policromi.

Anche stavolta, per tutta la durata della novena, dal 30 agosto al 7 settembre 2017, si inoltre è ripetuto il tradizionale rito religioso e popolare del prelievo dell’acqua miracolosa contenuta nel pozzetto retrostante all’altare maggiore, la quale, secondo una leggenda, esaudisce i desideri formulati da chi riesce a tirarla su dal pozzo, senza farne cadere goccia, durante la risalita, dall’apposito secchiello utilizzato.

Per quanto riguarda la processione dell’8 settembre 2017, come ogni anno la venerata statua mariana costantinopolitana è stata dapprima prelevata dal trono e collocata per l’occasione su una portantina lignea intagliata e dorata, dotata sul lato anteriore di un quadro contenente monili in oro offerti come ex-voto dai fedeli del luogo, oltre che di un consistente arco di foglie e fiori rosa. Inoltre una piccola corona di fiori viene appesa al globo sorretto dal Bambino Gesù. Nel suo cammino processionale il simulacro mariano è stato condotto a spalla dai rispettivi confratelli ed è stato preceduto da quello vestito di San Leonardo abate, portato invece da confratelli del SS. Rosario. Nella Chiesa di San Giorgio, la statua lignea e policroma di Sant’Antonio abate, a differenza delle altre due, è rimasta al suo posto sul trono, in quanto essa viene fatta oggetto di festeggiamenti e condotta in processione il 17 gennaio di ogni anno, giorno della rispettiva solennità.

Nel corteo processionale della Madonna di Costantinopoli, aperto dalla Croce e dai chierichetti, si sono susseguiti dapprima i componenti del Terz’Ordine Domenicano e quelli del Preziosissimo Sangue e poi quattro delle cinque confraternite sannicandresi nel seguente ordine: Congrega di Maria SS. di Costantinopoli, Confraternita di Maria SS. della Cintura, Arciconfraternita del Rosario, Arciconfraternita del SS. Sacramento. Inoltre i religiosi hanno sfilato tra i due simulacri, mentre il complesso bandistico di Carpino ha curato gli accompagnamenti musicali alle spalle della statua mariana e prima dei fedeli restanti. Le soste di preghiera della processione sono state effettuate, come da consolidata tradizione locale, mediante il posizionamento delle due statue sacre sui tavoli appositamente allestiti, in alcuni punti del percorso, dagli abitanti delle vie e piazze attraversate.

Verso la fine della processione, il sopraggiungere della pioggia ne ha accelerato il cammino ed ha fatto annullare la Santa Messa all’aperto che avrebbe dovuto tenersi in Largo Terravecchia, senza però impedire l’accensione dei fuochi pirotecnici nello storico e caratteristico largo Colonna, tra la cinquecentesca Chiesa Madre di Santa Maria del Borgo e l’Arco di Terravecchia sormontato dalla loggetta settecentesca. Subito dopo, a causa del non cessare della pioggia, i simulacri della Madonna di Costantinopoli e di San Leonardo sono stati condotti all’interno della chiesa matrice dove è stata celebrata la Santa Messa presieduta dal parroco, don Roberto De Meo.

Il presente fotoreportage è illustrato dalle sottostanti sei immagini aventi per oggetto:
la processione della Madonna di Costantinopoli per le vie di San Nicandro Garganico (foto n. 1);
la venerata statua della Madonna di Costantinopoli, adornata, per l’occasione, da un arco di fiori rosa e da un quadro contenente monili in oro offerti come ex-voto dai fedeli del luogo (foto n. 2);
la statua vestita di San Leonardo abate, che ha preceduto quella mariana nel cammino processionale (foto n. 3);
l’arrivo della statua della Madonna di Costantinopoli presso la Chiesa Madre di Santa Maria del Borgo (foto n. 4);
l’accensione dei fuochi d’artificio nello storico e caratteristico Largo Colonna, al termine della processione (foto n. 5);
il manifesto della festa (foto n. 6).

 
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