Dal 23 al 31 gennaio 2014, nella Sala Grigia del Palazzetto dell’Arte di Foggia è stata ospitata ed aperta al pubblico la mostra fotografica “La valigia di carbone – l’emigrazione pugliese in Belgio”. Essa ha fatto parte integrante dell’iniziativa culturale “Pane Amaro – Storie di emigrazione”, organizzata dal Centro Studi Diomede, associazione ONLUS, e dall’Archivio Father’s Land, col patrocinio del Comune di Foggia, della Regione Puglia e dell’ufficio regionale dei “Pugliesi nel Mondo”.

Lo scorso 23 gennaio 2014, oltre all’inaugurazione della mostra fotografica, si è tenuto, a partire dalle ore 19 circa nella Sala Rosa della medesima sede espositiva, lo spettacolo letterario e musicale intitolato “That’s amore & C. – Suoni e storie della canzone italo americana”, nel corso del quale alcuni componimenti testuali e musicali, prodotti da diversi emigranti del Bel Paese negli Stati Uniti durante il Novecento, sono stati letti, commentati e cantati dal prof. Francesco Durante, autore di numerose e dettagliate ricerche a riguardo. Nel pomeriggio del giorno seguente (24 gennaio) è stato presentato il volume “Come esuli pensieri”, includente gli atti del Convegno di Studi “Esuli pensieri – Giornate sulla letteratura di confine” e, con un collegamento video con New York, si è reso omaggio a Joseph Tusiani, noto letterato, poeta e traduttore in inglese di grandi classici della letteratura italiana, nativo di San Marco in Lamis ed emigrato nella Grande Mela nel 1947, il quale ha compiuto 90 anni lo scorso 14 gennaio.

La mostra fotografica “La valigia di carbone – l’emigrazione pugliese in Belgio” ha offerto ai visitatori una valida e molto significativa occasione di conoscenza e di riflessione sulle cause e le caratteristiche del fenomeno migratorio pugliese in Belgio, sul protocollo d’intesa “uomo-carbone” stipulato il 23 giugno 1946 tra Italia e Belgio, sugli estenuanti e per nulla confortevoli viaggi effettuati dai migranti a bordo dei convogli ferroviari, sulle difficoltà del vivere quotidiano e dell’integrazione in terra belga, sulle dure condizioni di lavoro delle miniere di carbone di quello stato europeo nonché sulla tragedia di Marcinelle, avvenuta l’8 agosto 1956, che fu causata da una violenta e devastante esplosione sotterranea nella miniera di carbone Bois du Cazier e che provocò 262 morti, di cui 136 italiani, su un totale di 274 lavoratori.

Oltre che da numerosi scatti fotografici in bianco e nero e da pannelli descrittivi, la migrazione pugliese in Belgio è stata anche illustrata da due articoli di giornale sulla tragedia di Marcinelle e da documenti cartacei di diverso genere sul fenomeno, contenuti in apposite teche sistemate al centro della Sala Grigia.

Il presente fotoreportage è corredato dalle sottostanti otto immagini aventi per oggetto alcune foto in b/n e documenti della mostra che illustrano i vari aspetti del fenomeno migratorio pugliese verso il Belgio e delle condizioni di vita nelle miniere di carbone di quello stato europeo (foto nn. 1-2-3-4-5-6-7-8).

 
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