Il 19 dicembre 2013 nel suggestivo centro storico di Vico del Gargano, facente parte del circuito dei Borghi più Belli d’Italia, hanno avuto luogo, poco dopo le ore 18:30, la cerimonia di inaugurazione e la conseguente apertura, ai visitatori, dei sette presepi allestiti in altrettante antiche e caratteristiche abitazioni che si affacciano su Via Casale la quale, per l’occasione, è stata ribattezzata “La via dei Presepi”. Tale manifestazione fa parte del programma degli eventi dell’iniziativa “Mo’ ven Natel” (trad. “Adesso viene il Natale”), organizzata dall’Amministrazione comunale col valido contributo delle cinque confraternite e delle diverse associazioni vichesi.

Via Casale costituisce il principale asse viario dell’omonimo quartiere storico vichese che prese forma tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, quando si ebbe una massiccia immigrazione di slavi di religione cristiana, che fuggirono dalle loro terre d’origine della Dalmazia, situate al di là del Mare Adriatico ed allora minacciate dagli Ottomani, e trovarono riparo sbarcando a San Menaio. Il rione Casale è ubicato sulle pendici collinari occidentali e sudoccidentali che scendono all’esterno ed ai piedi delle mura turrite che cingono i due più antichi rioni del paese garganico, vale a dire la Civita, di origine medievale, e la Terra, edificata in seguito alla crescita demografica dell’abitato, avutasi nel XVI secolo in seguito all’abbandono della vita in campagna. Nella cinta muraria di quest’ultimo rione si aprì la Porta del Casale. I tre storici rioni (Civita, Terra e Casale) sono caratterizzati da un tessuto urbano fatto di abitazioni spontanee, di epoche differenti e di carattere mediterraneo, che sono state costruite tenendo conto sia delle esigenze difensive sia di quelle funzionali alla vita ed alle attività di quei tempi passati. Infatti, soprattutto a partire dal Cinquecento, nei loro ambienti al piano terra, spesso scavati nella roccia carbonatica, veniva collocata la stalla ed in alcuni casi il trappeto (frantoio), mentre il primo piano era destinato agli ambienti domestici veri e propri tra cui spicca la cucina “monacesca” col camino, punto d’incontro della famiglia. All’esterno le case si sostengono a vicenda anche per mezzo di archi, che regalano scorci caratteristici, e sono abbellite dai tipici e voluminosi comignoli, di differenti tipologie. Sui loro prospetti, gli ingressi ai piani a quota superiore a quella stradale sono serviti dai “pieddi”, come vengono chiamati i caratteristici scalini. Lo stato di degrado di alcune abitazioni è conseguente al loro abbandono, evidente soprattutto nella Civita, e contribuisce, per contro, ad alimentare il fascino della rovina.

In questo singolare contesto architettonico ed urbano sono stati allestiti i sette presepi di Via Casale. La cerimonia della loro inaugurazione ha visto la partecipazione della Banda Musicale “Nardini”, che si è esibita con l’esecuzione di brani natalizi, del parroco della Chiesa Matrice di Santa Maria Assunta, don Gabriele Giordano, che ha gestito i momenti di preghiera ed ha benedetto i presepi, nonché del sindaco Michele Sementino e dei visitatori. Tutti costoro hanno avuto accesso agli ambienti contenenti i presepi solo dopo la loro benedizione e lo slegamento dei nastri rossi che chiudevano i loro ingressi. Durante la loro visita, alle persone presenti sono state offerte gustose pietanze natalizie locali da parte di coloro che hanno provveduto all’allestimento dei presepi.

L’itinerario della cerimonia d’inaugurazione dei presepi è continuato ben oltre Via Casale ed ha avuto come ultima tappa la sei-settecentesca Chiesa di Santa Maria Pura che, con l’annesso edificio, in passato adibito ad ospedale ed a convento, si trovano poco fuori l’abitato antico, al di sotto del rione Civita e nei pressi del torrente che dà origine all’Asciatizzi. Nella chiesa, che ospita una mostra di presepi di vari generi e dimensioni, è stata celebrata dal medesimo parroco la Santa Messa all’arrivo del corteo. Dopodiché nei suoi pressi c’è stato un piccolo spettacolo pirotecnico e sono stati serviti i prodotti gastronomici natalizi, tipicamente vichesi, a coloro che vi hanno preso parte, i quali hanno anche potuto visitare un’ulteriore mostra presepiale negli ambienti dell’edifico attiguo alla chiesa, già sede ospedaliera e conventuale.

Il presente fotoreportage è integrato dalle sottostanti dieci immagini relative ai sette presepi allestiti in altrettante abitazioni storiche di Via Casale, ribattezzata “La via dei Presepi”, nonché alla cerimonia della loro inaugurazione. Tali immagini ritraggono:
- il presepe numero 1, allestito, come quelli contrassegnati dai numeri 2-3-5-6, in un ambiente seminterrato di un’abitazione della storica via, già adibito a stalla e parzialmente scavato nella roccia carbonatica (foto n. 1);
- un momento di preghiera presieduto don Gabriele Giordano, parroco della Chiesa Matrice di Santa Maria Assunta, prima della benedizione del suddetto presepe (foto n. 2);
- il presepe numero 2 (foto n. 3);
- un’esibizione della Banda Musicale “Nardini” lungo la storica via vichese, in prossimità di Largo Del Conte (foto n. 4);
- il sindaco di Vico del Gargano, Michele Sementino, mentre slega i nastri rossi che chiudono l’ingresso al presepe numero 3 (foto n. 5);
- il presepe numero 3 (foto n. 6);
- il presepe numero 4, sistemato in un’ambiente scavato nella roccia carbonatica ed un tempo adibito a frantoio (foto n. 7);
- il presepe numero 5, spalleggiato da un’enorme catasta di legna da ardere (foto n.8);
- il presepe numero 6 (foto n. 9);
- il presepe numero 7, sistemato in un ambiente destinato alla vita domestica il cui accesso è al numero civico 13, in cima ad una stretta scalinata a più rampe (foto n. 10).

 
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