Nel giorno della rispettiva solennità liturgica, il 29 settembre 2018, ben due feste in onore di San Michele Arcangelo, una in campagna ed una in paese, si sono svolte a Vico del Gargano, in Provincia di Foggia,

La festa di San Michele in campagna ha avuto come quartier generale l’omonima e piccola chiesa situata lungo la SP 144 (ex SS 528) che scende dal centro garganico alla rispettiva frazione marittima di San Menaio, ove si trova la parrocchia di appartenenza intitolata a Sant’Antonio da Padova. Nella stessa chiesa rurale micaelica, attestata per la prima volta nel 1176 in un privilegio di re Guglielmo II il Buono e ristrutturata nelle forme attuali nel XIX secolo, hanno avuto luogo nel pomeriggio il Santo Rosario (ore 16:30) e la Santa Messa in onore dell’Arcangelo (alle ore 17), celebrata da fra Giuseppe Buenza, parroco della suddetta parrocchia di San Menaio. Al termine della funzione religiosa ha avuto luogo dapprima la vestizione, con monili in oro e preziosi, e subito dopo è partita la processione della venerata statua ottocentesca di San Michele Arcangelo, opera lignea e policroma di scuola napoletana, scolpita dal Cutello. Il corteo processionale, guidato dallo stesso sacerdote, mentre i suoi componenti intonavano preghiere ed una canzoncina ad hoc per l’Arcangelo, ha percorso un tratto in salita della suddetta strada provinciale in direzione di Vico del Gargano per circa 1 km, fino a raggiungere un bivio per poi proseguire, ancora in salita, sul tratturo della Croce fino al Colle del gettito delle pietre. In questo luogo, ritenuto miracoloso dalla popolazione locale proprio per i meriti dell’Arcangelo Michele, si è svolto l’antico rito popolare consistente appunto nel gettito di pietre in direzione di un cumulo, costituito da numerose altre pietre carsiche gettate in passato e a sua volta sormontato da una croce metallica che sostituisce una precedente lignea. Il significato di quest’usanza popolare locale è da ricercare nella liberazione dal peccato, rappresentato dal sasso di cui ogni devoto di San Michele si è caricato all’inizio della salita, in analogia con quanto avveniva in passato per i pellegrini diretti al celebre Santuario micaelico di Monte Sant’Angelo, che erano soliti caricarsi di un grosso sasso ai piedi della rispettiva montagna per poi gettarlo, a fine salita, presso la Sacra Grotta. Dopo il rito, la processione ha intrapreso il proprio cammino di ritorno, seguendo lo stesso percorso, alla chiesa di partenza presso la quale, prima del rientro della rispettiva statua di San Michele Arcangelo, sono stati accesi dei fuochi pirotecnici in suo onore.

Nel centro di Vico del Gargano, invece, l’altra festa in onore di San Michele Arcangelo, organizzata dall’Arciconfraternita della Morte, ha avuto come cuore pulsante la Chiesa del Purgatorio, o di Santa Maria del Suffragio, sede dello stesso sodalizio e di una propria statua dell’Arcangelo, anch’essa lignea e policroma, oltre che ottocentesca e di scuola napoletana. Nella stessa chiesa si è svolta la novena dal 20 al 28 settembre e sono state celebrate le Sante Messe nel giorno della festa, il 29. Al termine di quella delle ore 18, ha avuto inizio l’attesa processione della statua di San Michele per le principali vie e piazze del centro garganico. Al corteo processionale, guidato dal parroco della Chiesa Matrice dell’Assunta, don Gabriele Giordano, hanno preso parte dapprima i membri dell’Arciconfraternita della Morte, poi il clero ed i religiosi locali ed infine, alle spalle della statua micaelica, le autorità civili e militari ed i fedeli del luogo, mentre i componenti del complesso bandistico vichese “Nardini” hanno curato gli accompagnamenti musicali. Al termine della processione, e prima del rientro della statua micaelica nella rispettiva Chiesa del Purgatorio, presso la stessa sono stati accesi degli spettacolari e coloratissimi fuochi pirotecnici. Dopo il suo rientro in chiesa, il simulacro di San Michele Arcangelo è stato omaggiato con canti popolari della tradizione vichese, intonati dai confratelli della Morte e da un gruppo di devote del posto.

Il presente fotoreportage è integrato dalle sottostanti otto immagini che ritraggono:
un momento della processione di San Michele in campagna (foto n. 1);
il colle del gettito delle pietre (foto n. 2);
il ritorno della Statua dell’Arcangelo Michele nella rispettiva chiesa di campagna, situata tra Vico del Gargano e la frazione marittima di San Menaio(foto n. 3);
il manifesto della festa campagnola micaelica(foto n. 4);
un momento della processione di San Michele Arcangelo per le vie vichesi (foto n. 5);
un momento dell’accensione dei fuochi pirotecnici a fine processione (foto n. 6);
il rientro della statua dell’Arcangelo nella rispettiva Chiesa del Purgatorio (foto n. 7);
il manifesto della festa di San Michele svoltasi nel centro garganico (foto n.8).

 
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