Da quarant’anni, a Reggio Emilia, Giancarlo Beltrami cura e arricchisce il suo presepe, cresciuto di anno in anno. Nuove scene, nuove figure e ambientazioni hanno arricchito nel tempo l’opera, composto da una serie di diorami che illustrano, oltre alla natività, scene dei Vangeli e situazioni natalizie ispirate alla tradizione contadina reggiana. Non hanno fatto notizia la particolarità dell’opera o i numerosi apprezzamenti ricevuti: l’onore della cronaca è venuto, quest’anno, dallo sfratto che il presepe ha ricevuto dai locali che lo ospitano da un decennio. Un trasferimento, però, ammesso che si trovi una sede adeguata, sarebbe disastroso per molte scene realizzate in gesso in opera . A sfrattarlo, ironia della sorte, il parroco di San Francesco, santo che realizzò il primo presepe della storia a Greccio, nel Natale del 1223.
Il presepe è visitabile anche quest’anno, sperando non sia davvero l’ultimo, fino all’Epifania.
(Natale 2010)

 
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Commenti (1)


  1. E bravo il parroco !
    Fai un reportage di denuncia e chiedi a Marcello di Sarno di fare qualcosa se si può ! è un vero peccato smantellare una cosi bella opera .

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