Sono bastati pochi giorni di sole, in questa bagnata primavera 2013, per far rifiorire la natura. E in mezzo al verde, in spazi possibilmente ampi ed ombreggiati, spuntano come funghi i mercatini dell’usato domestico, dove privati cittadini mettono in vendita le cose che non usano più. Sarà la crisi economica, l’innato senso degli affari o la concretezza dei reggiani, ma quest’anno in provincia di Reggio Emilia sono tanti gli appuntamenti.

In principio fu REMIDA.
REMIDA, centro di riciclaggio creativo, ha promosso fin dalla nascita la filosofia del recupero e del riutilizzo di imballaggi, rimanenze e scarti della produzione industriale ed artigianale da cui ricavare materiale didattico destinato ai laboratori scolastici.
Questa filosofia ha dato vita ai “REMIDA day”, mercatini del riuso, che nell’ultima edizione hanno mobilitato 400 “venditori per un giorno”, con altrettanti banchetti posizionati in una vasta area-parcheggio vicina alla stazione ferroviaria.

Il 25 aprile, invece, è toccato al parcheggio del direzionale “Volo”. Occasioni “al Volo”, potremmo dire.
C’era di tutto, dal modernariato elettronico all’abbigliamento vintage, ma soprattutto tanto colore ed allegria.

Non sono mancati i colpi di genio: qualcuno ha perfino provato a fare leva, considerati i successi televisivi, sulla passione per i pacchi…

 
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Commenti (3)


  1. Non mancano neppure i gruppi Facebook dedicati: “Mercatini dell’usato a Reggio Emilia” e “Mercatino Al Volo”, ad esempio, dove si può consultare il calendario degli eventi.


  2. Simpatico Reportage ;-)


  3. bravo – ottimo reportage – mi ricorda l’idea lanciata da Marina Greco del riutilizzo del regalo ricevuto ;)

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