Il Tesoro delle Sante Croci
Il Tesoro delle Sante Croci, gelosamente custodito in una delle capelle del Duomo vecchio di Brescia, viene esposto nel Duomo Nuovo ogni anno al 14 Settembre, giorno dedicato all’Esaltazione della Croce.
La ricorrenza è organizzata da una delle più antiche confraternite religiose bresciane: La Compagnia dei custodi delle Sante Croci, che si occupa di valorizzare e custodire il tesoro di cimeli che credenza vuole comprendono parti originali della Croce sulla quale spirò Gesù.
Il tesoro comprende:
1) LA RELIQUIA DELLA SANTA CROCE
2) LA STAUROTECA
3) LA CROCE DEL CAMPO O DELL’ORIFIAMMA
4) IL RELIQUARIO IN CUI E’ CONSERVATA LA RELIQUIA NR 1
5) UNA CASSETTINA A FORMA DI BAULETTO
Il tesoro è menzionato per la prima volta nel 1260, in una disposizione nella quale il Podestà, assieme al capitano e ad anziani del popolo furono nominati custodi del tesoro.
La Reliquia della Santa Croce è in legno di cedro alta 14,5cm ed è a forma di Croce doppia con il braccio orizzontale superiore meno largo dell’inferiore.
Come sia arrivata la reliquia a Brescia ci sono 2 leggende, la prima: Namo o Naimo Duca di Baviera divenuto governatore di Brescia su incarico di Carlo Magno, era nel IX secolo presente alla traslazione dei corpi dei SS Faustino e Giovita e si convertì alla vista del sangue miracoloso dei due corpi, per questo donò all’abate di San Faustino il pezzo di Croce avuto dall’imperatore Carlo Magno.
La seconda leggenda più credibile racconta che la Reliquia proviene da Bisanzio. Alla presa di Costantinopoli partecipò il Vescovo di Brescia, Alberto da Reggio, nominato in seguito Patriarca di Antiochia e legato pontificio in Siria, dal 1226 al 1246; il bizantinismo della stauroteca e la circostanza che il primo ricordo della Reliquia si trova negli statuti del 1260, fa prevalere questa opinione.
Nella stauroteca fu conservata la Reliquia della Santa Croce fino al 1532, anno in cui fu posta nell’attuale reliquario.
Non è invece leggenda la storia della Croce del Campo o dell’Orifiamma che fu issata più volte sul carroccio nei combattimenti contro Federico Barbarossa.
Come allora per antica consuetudine, le chiavi che permettono l’apertura della cassaforte dove sono custodite le reliquie sono ancora affidate al Vescovo, al Sindaco, e al Presidente della Compagnia delle Sante Croci, che dal 1520, anno della sua istituzione custodisce questo prezioso tesoro ricco di fede, arte e storia.
FOTO NR. 1 Esposizione del Tesoro nel Duomo Nuovo
FOTO NR 2 Gonfalone della Città di Brescia con le medaglie al Valore per le X Giornate, e al Valore militare 1943-1945
FOTO 3 – 4 – 5 Reliquario della Santa Croce
FOTO 6 La Stauroteca, dove fino al 1532 era posta la Reliquia della Santa Croce
FOTO 7 – 8 – 9 La Croce del Campo
FOTO 10 Duomo Vecchio: La Cappella delle Sante Croci
P.S. Ringrazio un signore della Compagnia dei Custodi delle Sante Croci, che mantenendo l’anonimato, mi ha permesso di salire sul presbiterio per fotografare la Croce del Campo (verso)
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MAURY54:
Buona sera, Vi,
Grazie a te per il tuo più che gradito commento.
Pensa c...
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Viviana Bernardini:
Testo bellissimo e foto che certo non hanno bisogno di commenti; condivido le be...
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Justinawind:
Non esagerò mai nei miei commenti.
Se non so qualcosa, mi fa piacere imparare....
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MAURY54:
Buon giorno Emma.
Già "bellissima iniziativa" e complimenti a tutte le donne...
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ema:
bellissima iniziativa, bellissimo reportage..... bellissime ed eloquenti foto!!!...
Commenti (4)
Marcello Di Sarno (Redazione) scrive:
La tua è stata un po’ un’operazione alla professor Robert Langdon!! Di indubbio fascino
MAURY54 scrive:
Per prima cosa sono a ringraziarti per il prezioso commento.
Qundo le cose si rincorrono niente deve essere lasciato al caso.
Inserendo nel wiki la Chiesa di Sant’Andrea Toscolano-Maderno scrivevo in una delle foto inserite: “Se Dan Brown ne conoscesse l’esistenza avrebbe senz’altro ambientato un capitolo del Codice da Vinci”
http://rete.comuni-italiani.it/wiki/Toscolano-Maderno/Chiesa_di_Sant%27Andrea_Apostolo
Ora tu riprendi più o meno il discorso…..ma qui ci scappa un libro.
ovviamente autore il sottoscritto.
Comunque poter ammirare quei antichi tesori era veramente affascinante
Un saluto dall UFF-ICIO
Maurizio
Marcello Di Sarno (Redazione) scrive:
Mi prenoto per la prima copia autografata
PAOLA ADAMI scrive:
affascinante e anche un po’ misterioso questi reportage, belle anche le foto