Indian Juvenilia Basket 2011

L’ASD Juvenilia Basket è la società di basket femminile di Reggio Emilia, che partecipa al campionato femminile 2011-2012 di Divisione Nazionale serie B girone E.
Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Roberto Vecchi, presidente della società.

Quali sono gli obiettivi stagionali dell’ASD Juvenilia Basket?
Come sempre lottare per il vertice della classifica, ma senza tralasciare la crescita tecnica delle nostre giovani che sono state inserite in prima squadra. Da un paio d’anni la scelta societaria è stata quella di curare meglio il settore giovanile ed il reclutamento nel minibasket oltre che alla prima squadra. Proprio per questo abbiamo fatto un passo in dietro, dalla serie A2 alla serie B Nazionale ed i risultati ci hanno dato ragione perché quest’anno sono convinto che crollerà il muro delle 200 tesserate. Cosa impensabile in una terra di volley femminile come la provincia di Reggio Emilia.

Roberto Vecchi

Qual è la formula del campionato nazionale femminile di serie B?
Quest’anno è stato deciso di fare una formula piuttosto complicata da spiegare, ci sono praticamente gironi regionali che vanno da 7 a 14 squadre. Terminati gli incontri di questi gironi, le migliori saranno raggruppate in mini gironi per la promozione in serie A2 ed anche in A3 se sarà poi fatta. Un obbrobrio studiato dalla Federazione per complicare le cose semplici.

Quali squadre crede che lotteranno per la promozione?
Nel nostro girone non credo che ci sia una squadra nettamente più forte delle altre, Cavezzo, Ferrara e Fortitudo Rosa sono le più attrezzate, ma attenzione al Lugo che noi incontreremo proprio la prima giornata. Gli altri ci danno sempre per favoriti, questo ci lusinga, ma presto sarà il campo a parlare.

E quelle che rischiano la retrocessione?
Qui diventa difficile esprimere giudizi, ci sono tante squadre nuove. Vedendo i risultati del precampionato Forlì, Progetto 6 Bologna e Fiorenzuola d’Arda forse sono quelle più indietro come preparazione ed organici.

Coach Giancarlo Giroldi

Come avete rinforzato la rosa a disposizione del coach Giancarlo Giroldi?
Abbiamo cercato di costruire una squadra che si possa chiamare tale, forse individualmente eravamo più forti lo scorso anno, ma alcune giocatrici il concetto di squadra non sapevano minimamente cosa volesse dire e non è stata un caso la sconfitta finale con Viareggio e la debacle in finale di Coppa Italia con Battipaglia. Credo, che proprio per questo la squadra sia più forte quest’anno.

Nel basket femminile, secondo lei, cosa rappresenta il campionato nazionale di B?
Bella domanda… sicuramente è il campionato al quale vi partecipano più giocatrici di tutti, visto che le squadre sono abbondantemente più di 100. Vedendo però, tutti questi cambiamenti continui di regole sembra che alla Federazione interessi poco, come tutto il settore femminile… credo. Invece se affrontato nel modo giusto, penso sia un campionato dove le giovani possono crescere senza bruciare le tappe ed andare poi in A2 o A1 per provare a giocare e non a scaldare la panchina.

Capitan Ilaria Orlandini

Negli ultimi anni le regole di gioco, quelle riguardanti il tesseramento degli atleti, le formule dei campionati hanno subito continue modifiche. Cosa ne pensa?
Contribuiscono a far morire il nostro movimento, forse a Reggio siamo una mosca bianca, noi abbiamo deciso di retrocedere per iniziare una nuova sfida riguardante il reclutamento delle giovani in una provincia che ha sempre parlato pallavolo al femminile. L’aumento di almeno 64 nuove tesserate lo scorso anno e sicuramente di più questa stagione ci sta dando ragione, il tetto virtuale delle 200 tesserate alla Juvenilia è molto vicino. Penso che scegliere tra tante giocatrici ti permetta di allestire in futuro una buona prima squadra contenendo i costi. Questa mia teoria non è condivisa da qualche tecnico del settore nazionale, che pensa di fare buone squadre scegliendo le migliori giocatrici tra le “sole” 23.000 tesserate del basket femminile in Italia, non puntando ad incrementare e sostenere il reclutamento.

Reggio Emilia e il basket: che importanza ha il basket femminile rispetto ad altri sport di squadra?
A Reggio Emilia siamo fortunati rispetto ad altre parti d’Italia credo, gli spettatori sono in aumento nonostante la categoria sia diminuita. Al Palasport forse sembrano pochi, visto che è grande, ma credo che poche squadre possano contare 350/400 tifosi sugli spalti. Anche qui sta pagando la scelta societaria di coinvolgere le giovani ed i loro genitori. In campo maschile gli spettatori sono calati, ma credo che questo sia dovuto allo scadimento dello spettacolo, giocatori scarsi giocano in Legadue e LegaBasket e la tecnica ormai non esiste quasi più, si gioca troppo di fisico e con il maledetto tiro da 3, come per me, per tanti altri il basket è un’altra cosa. Dobbiamo ragionare noi dirigenti, tecnici ed addetti ai lavori del perché il basket ha perso l’interesse di quando vedevamo giocatori come Mitchell, Brown, Morse o Brumatti. Ora, basta che uno salti più alto del ferro per schiacciare che viene preso in Legadue a giocare….

Martina Luppi

E le istituzioni?
Preferirei sorvolare … è come se noi non esistessimo. Fino a quando avremo voglia di dedicare il nostro impegno gratuitamente a favore delle giovani che vengono in palestra, lo faremo, poi quando saremo stanchi, forse si accorgeranno che a Reggio manca qualcosa.
La festa che abbiamo organizzato ad inizio di settembre per far conoscere alle famiglie cosa è la Juvenilia ha radunato un numero di persone impensabile due anni fa e questo potrebbe far pensare a chi ci Governa a livello locale e non solo, che le Società sportive sono un patrimonio da tutelare e sostenere! !

Siete protagonisti anche di iniziative sociali, benefiche o culturali?
Penso, che già quello che facciamo sia un’iniziativa Sociale importante. Portare 200 bambine in palestra anche 5/6 volte alla settimana è farle vivere in un ambiente sano, sportivo ed associativo. Non esiste più l’aggregazione nelle parrocchie o nei campetti come succedeva 30 anni fa. Ora questo lo facciamo noi Società sportive tenendole lontane dai pericoli di oggi e credo non sia poco. La nostra Società partecipa sempre quando è invitata o quando le viene proposto di organizzare qualcosa di benefico o culturale. Abbiamo organizzato una giornata a favore dell’associazione “Vittime della Strada”, una settimana a favore dell’Associazione Onlus “Italo Brasiliana” e quando partecipiamo a tornei all’estero non mancano le visite culturali per le nostre ragazzine, che hanno sempre dimostrato interesse non solo per le partite.

 
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