Cala il sipario sulla settimana a Torre Annunziata è non c’è, amministrativamente parlando, un risultato eclatante da registrare. Da prendere atto dell’informale rifiuto di De Laurentiis a rilevare il cine teatro “Metropolitan” che, di fatto, mortifica i sogni di chi nutriva la speranza di vedere nuovamente al centro della scena una delle strutture storiche della città. Invece, è proprio il caso di dire, cala il sipario e si spengono i riflettori sul patron del Napoli che, con inutili dichiarazioni, ha illuso i cittadini oplontini di poter contribuire al rilancio cittadino.

La cronaca, invece, è stata caratterizzata dalla protesta esasperata dei residenti di via Porto che, stanchi delle continue richieste disattese di ripulire la strada, hanno bloccato la circolazione con gli stessi rifiuti dei quali chiedevano la rimozione da diverse settimane, costringendo così la Oplonti Multiservizi ad un intervento immediato di sgombero e pulizia urbana.

Diverse, invece, le iniziative che hanno visto protagonista la società civile: dai cento anni di nonna Genoveffa Fortunato, alla “stella al merito del lavoro” ad Alfonso Pacifico, presidente  dell’associazione arbitri oplontina “Francesco Santucci”.

Torre fa sentire la propria presenza, però, soprattutto in campo sportivo: le ragazze Real Lady Savoia conquistano la serie B; l’Atletica Hinna domina le gare regionali di prove multiple; il Basketorre regala soddisfazioni e il CBTA tira le somme di fine campionato.

E poi, abbiamo cercato di ricostruire la storia di “Maria la sposa”. Sembrava bastasse chiedere a qualche nonno per svelare il mistero che avvolge la storia di questa giovane donna, ma così non è stato e ci siamo dovuti affidare alle credenze popolari per riportare in vita la leggenda della povera donna calabrese, in parte, ancora avvolta dal mistero.

 
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