Le macerie della palestra dei gladiatori

Disco verde per il programma di recupero dell’area archeologica di Pompei, grazie all’approvazione, stamane, in Consiglio dei Ministri, del decreto “Milleproroghe”. Nel provvedimento contemplate una serie di misure finalizzate alla tutela e al rilancio degli scavi, come: l’adozione di un piano straordinario di manutenzione; il potenziamento dei poteri di tutela della Soprintendenza anche attraverso l’aumento del personale; semplificazioni per la ricerca degli sponsor.

La copertura finanziaria degli interventi previsti sarà garantita anche attraverso il ricorso ai fondi Fas destinati alla Campania.

Dopo giorni di annunci e polemiche, e in attesa di calendarizzare, a gennaio, il voto sulla mozione di sfiducia nei confronti del Ministro ai Beni e alle Attività Culturali Sandro Bondi presentata dal Pd, il Governo mette nero su bianco il primo piano d’azione per contrastare il degrado di Pompei antica, sotto il profilo della messa in sicurezza dei luoghi e dell’ottimizzazione della gestione amministrativa.

Per quanto concerne il primo punto sono previste nuove assunzioni per potenziare il personale operante all’interno del sito. “E’ stata prorogata di un anno – recita il testo approvatol’utilizzazione di graduatorie in corso di validità, di personale di III area, posizione economica F1, nel limite di spesa di 50.000,00 per l’anno 2010 ed euro 900.000,00 annui a decorrere dall’anno 2011 al fine di consentire al Ministero per i beni e le attività culturali di effettuare, in deroga alle disposizioni vigenti, procedure straordinarie di reclutamento per rafforzare l’autonomia e l’efficacia delle azioni e degli interventi di tutela nelle aree archeologiche di Pompei sulla base di un programma straordinario e urgente di interventi conservativi di prevenzione, manutenzione e restauro necessari per assicurare la tutela delle suddette aree”.

In merito all’aspetto gestionale si sono individuate misure per reperire nuove risorse finanziarie agevolando l’ingresso di sponsor privati. Nello specifico, per consentire “l’apporto di risorse provenienti da soggetti privati, per l’esecuzione dei lavori, dei servizi e delle forniture” si è provveduto a semplificare gli “obblighi di pubblicità, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità, per i contratti di sponsorizzazione finalizzati all’acquisizione di risorse finanziarie o alla realizzazione degli interventi ricompresi nel piano straordinario”.

In luogo di più proposte di sponsorizzazione “la Soprintendenza – prosegue il documento – provvede ad assegnare a ciascun candidato gli specifici interventi, definendo le correlate modalità di valorizzazione del marchio o dell’immagine aziendale dello sponsor. In caso di mancata o insufficiente presentazione di candidature, il Soprintendente può ricercare ulteriori sponsor, senza altre formalità e anche mediante trattativa privata”.

Nella stessa mattinata, presentata alla camera una proposta di legge per la privatizzazione della gestione del sito che lascerebbe allo Stato soltanto il ruolo di controllo e verifica. A sottoscriverla Benedetto Della Vedova, deputato di Futuro e Libertà.

 
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Commenti (2)


  1. Repubblica ora riporta che in realtà il piano Pompei è stato “stralciato” dal Milleproroghe, dovrà essere approvato a parte :-(

    “Pompei, piano stralciato. Il Piano straordinario per Pompei, portato al consiglio dei ministri dal ministro Bondi, alla fine è stato stralciato dal decreto Milleproroghe. Il motivo risiederebbe nel carattere “troppo ordinamentale” del provvedimento stesso. Bondi si è augurato che il Piano possa essere velocemente convertito in sede di discussione alla Camera e al Senato. Il piano prevedeva, fra l’altro, la proroga di un anno per assorbire dalle graduatorie valide ed entro certi tetti di spesa, nuovo personale per il sito archeologico di Pompei.”
    http://www.repubblica.it/economia/2010/12/22/news/cdm_riunito_per_il_milleproroghe_400_milioni_al_5_per_mille-10484639/


  2. Hai ragione ma ieri più di una fonte le dava per approvate, tant’è che sulle misure sono intervenuti anche i sindacati, come riportato qui: http://notizie.comuni-italiani.it/05854

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