Per non dimenticare.

Il 26 Gennaio 1943 gli ultimi resti delle forze del Corpo d’Armata Alpino ed alcuni reparti tedeschi e ungheresi, duramente provati dai combattimenti e dal gelo dell’inverno russo si trovarono, nel corso della ritirata seguita allo sfondamento dell’Armata Rossa sulla linea del Don, la strada sbarrata da una divisione dell’Armata Rossa asserragliata nel villaggio di Nikolajewka.

Nel tentativo di rompere l’accerchiamento, dopo numerosi disperati assalti, al grido “Tridentina avanti” il generale Luigi Riverberi, salito sull’unico cingolato tedesco ancora efficiente, trascinò i suoi alpini nell’ultimo assalto travolgendo la linea di resistenza sovietica costretta a ripiegare. La via per l’Italia, pur sempre lontana, era aperta.

Sabato 26 e domenica 27 anche San Giovanni Lupatoto ha reso omaggio ai suoi caduti con un’esposizione al centro culturale cittadino, di vari cimeli d’epoca, carte topografiche del fronte, fotografie e commoventi lettere dal fronte alcune spedite, dai sfortunati ragazzi alle loro mamme, pochi giorni prima della loro morte nella gelida e immensa steppa russa. Uno fra i tanti era lo zio di mia moglie. Si chiamava Remigio, morto a 26 anni, poco prima della fine della guerra. Nelle lettere che scriveva alla sua mamma iniziava sempre così: “Vengo a voi per farvi sapere del mio buon ottimo stato di salute …”. Quando hanno comunicato la sua morte, per l’immenso dolore, i capelli della sua mamma sono diventati tutti bianchi all’istante.

foto 01 – Scarponi con classica suola di cartone (al vederli da sopra non sembra).
foto 02 – Fornelletto.
foto 03 – Lettere scritte il 25/12/41 e 29/8/42 (l’ultima).
foto 04 – Lettera e cartolina postale con propaganda mussoliniana stampigliata.
foto 05 – Poesie dedicate ai militari in ritirata.
foto 06 – Sfilata per le vie di Pozzo di San Giovanni Lupatoto.
foto 07 – Raccoglimento davanti al monumento di caduti di Pozzo.
foto 08 – Omaggio ai caduti.

 
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Commenti (3)


  1. Non c’è limite al dolore che causano le guerre; grazie di cuore Giuliano per questo bellissimo e toccante fotoreportage, una testimonianza di cui ti sono sinceramente grata – Le Emozioni e Testimonianze del nostro team rivivono anche in Notizie..un carissimo saluto


  2. bravo Giuliano e grazie per questo reportage di “memoria”


  3. Grazie di cuore.

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