A Bari, durante la Sagra di Maggio, come ogni anno, il 7 maggio, in onore del Santo Patrono San Nicola di Myra, sono cominciati i solenni festeggiamenti.

Si rievoca l’arrivo a Bari, avvenuto il 9 maggio 1087, delle reliquie del Santo, uno dei più venerati dai cattolici, cristiani ortodossi e dai protestanti, considerato il protettore dei naviganti. La magnifica Basilica di San Nicola nel borgo antico fu edificata in pochissimo tempo proprio per accogliere le Sue reliquie che furono poste sotto l’altare maggiore della cripta. Alla “manna” che proviene dalle sue ossa, i fedeli attribuiscono qualità taumaturgiche.

Poco dopo le 8,30 di martedì 7 maggio, nonostante la crisi e i tagli alla cultura, è partito dal Castello Svevo in Piazza Federico di Svevia, il significativo Corteo Storico, diretto dal regista Nicola Valenzano, che ha visto centinaia tra musici, sbandieratori, trombettisti, figuranti, soldati, turchi, vergini, marinai e cavalieri, in costumi d’epoca fedelmente riprodotti dalla sartoria teatrale di Luigi Spezzacatene. Con sullo sfondo il Castello ed il campanile del Duomo di san Sabino, la maestosa “caravella” recante l’immagine del santo, giunta poco prima via mare al porticciolo di San Giorgio, seguiva e chiudeva il corteo.

In un’atmosfera molto solenne, coinvolgente e anche commovente i fedeli, i “pellegrini”, i curiosi, turisti, giovani e non giovani di Bari e della Provincia, accalcati dietro le transenne, hanno fatto ala alla sfilata lungo tutto il percorso che si è snodato per Via San Francesco d’Assisi, Piazza Garibaldi, Corso Vittorio Emanuele, parte di Corso Cavour per concludersi alla Basilica di San Nicola, tra il suono delle campane a festa, dove il quadro è stato consegnato a Padre Lorenzo Lorusso che finalmente lo ha riportato in Casa.

Quest’anno tre magnifiche pale che raffigurano i più famosi miracoli del Santo hanno sostituito i carri, sollevando un po’ di malcontento tra gli spettatori – malcontento che in parte è stato sminuito all’arrivo del gruppo degli appestati, che insieme alla caravella chiudevano il corteo storico, truccati pesantemente, quasi da film dell’orrore, che hanno divertito con le loro smorfie e azioni tutti ma soprattutto i bambini.

 
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Commenti (3)


  1. Peccato! Il 7 maggio ero a Cagnano Varano e sono rientrato alle 22 altrimenti sarei venuto volentieri. Ciao Diana… alla prossima


  2. Ciao Diana,

    una manifestazione molto bella ed è altrettanto bello e significativo che si faccia di tutto per fare in modo che sia conservata per essere trasmessa e consegnata alle future generazioni, nonostante i tagli alla cultura che, perennamente, ci sono da anni ormai!!!

    Complimenti per il testo e le foto.

    Saluti, Maria

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