L’8 settembre 2015, solennità della Natività della Beata Vergine Maria, si è rinnovato a Peschici, sul Gargano, il tradizionale pellegrinaggio in onore della Madonna di Càlena, che la popolazione locale ogni anno compie devotamente a piedi dalla Chiesa Madre di Sant’Elia Profeta, dopo la Santa Messa delle ore 18, alla storica Abbazia di Santa Maria di Càlena, ubicata nell’omonima piana ai piedi del paese garganico, la quale è di proprietà privata della famiglia Martucci dagli inizi del XIX secolo, dopo la soppressione degli ordini religiosi decretata nel 1806 da Giuseppe Bonaparte con il conseguente passaggio al demanio dei loro beni.

Il corteo dei pellegrini è stato accompagnato dai membri della Confraternita del Purgatorio, dal sindaco Francesco Tavaglione, dalle altre autorità locali, dal parroco della Chiesa Madre, padre Antonio Zoccano, e dalla banda musicale peschiciana. La venerata statua lignea e policroma della Madonna di Calena, risalente al secolo XV secondo gli studiosi che ne hanno curato il restauro ed attualmente conservata nella nicchia centrale sull’ultimo altare della parete sinistra della Chiesa Madre, è stata sostituita da una sua immagine dal momento che la Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico delle province di Bari e Foggia ha vietato alcuni anni fa la traslazione di questa statua mariana per ragioni conservative.

Documentato con certezza per la prima volta nel 1023, quando fu donato dal vescovo sipontino Leone all’abate Roccio di Santa Maria di Tremiti, ed appartenuto dapprima ai Benedettini che lo resero indipendente nel 1058, poi ai Cistercensi dal 1256 ed infine ai Canonici Lateranensi dal 1446, lo storico complesso abbaziale peschiciano, che prosperò dall’XI al XV secolo, attualmente viene aperto al pubblico dai proprietari solo l’8 settembre di ogni anno, giorno consacrato alla Madonna di Càlena.

Tornando al pellegrinaggio dell’8 settembre 2015, dopo l’ingresso dei devoti nel chiostro abbaziale, avvenuto sul far della sera, si è innanzitutto effettuata una sosta di preghiera nella chiesa più grande e più recente delle due dell’abbazia, la quale, oggi priva di coperture, venne fatta edificare dai Canonici Lateranensi nel XV secolo ed ospitava la venerata statua mariana nella nicchia dell’abside centrale. Sull’altare maggiore, recante due stemmi dei Canonici Lateranensi, uno per lato, è stata collocata l’immagine ritraente la stessa statua. Dopo il discorso di preghiera del parroco ha preso la parola la prof.ssa Teresa Maria Rauzino, presidente del Centro Studi “Giuseppe Martella” che da circa vent’anni si batte per il recupero integrale dell’abbazia, la quale ha auspicato che ciò avvenga quanto prima. Infine la banda musicale si è esibita, alla conclusione del pellegrinaggio, nel chiostro del complesso religioso, caratterizzato da un pozzo risalente al 1561.

Il presente fotoreportage si correda delle sottostanti sei immagini aventi per oggetto:
l’arrivo dei pellegrini peschiciani all’Abbazia di Santa Maria di Càlena ed il loro ingresso nel cortile (foto nn. 1-2);
l’interno della chiesa grande dell’abbazia, dove si è effettuata una sosta di preghiera (foto n. 3);
l’altare maggiore della stessa chiesa durante l’intervento della prof.ssa Rauzino, presidente del Centro Studi “Giuseppe Martella” (foto n. 4);
l’esibizione della banda musicale locale nel chiostro dell’ex complesso religioso, tenutasi alla conclusione del pellegrinaggio e delle preghiere (foto n. 5);
la venerata statua lignea e policroma della Madonna di Calena, attualmente conservata nella Chiesa Madre Sant’Elia, ubicata nel cuore del centro storico di Peschici (foto n. 6).

 
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