Riti peschiciani del Giovedì e del Venerdì Santo
Giovedì Santo 29 e Venerdì Santo 30 marzo 2018, si sono svolti a Peschici, rinomata località turistica della costa del Gargano settentrionale, i riti più significativi della Settimana Santa locale. Essi sono stati:
- il Canto del Miserere per le principali vie e piazze del paese garganico, eseguito in lingua latina, sui versi del Salmo 50 di Davide, da parte dei confratelli del SS. Sacramento e della Madonna del Rosario sia la sera del Giovedì Santo, dopo la Santa Messa in Coena Domini celebrata nella Chiesa Madre di Sant’Elia a partire dalle ore 18, sia alle ore 4 del susseguente mattino del Venerdì Santo, giorno della Passione e morte di Gesù Cristo nostro Signore;
- la processione dei simulacri dell’Addolorata e del Cristo Morto, che è stato l’evento religioso e tradizionale più atteso del Venerdì Santo ed ha avuto inizio alle ore 19 dalla stessa Chiesa Matrice con la partenza dapprima del simulacro dell’Addolorata, con rispettivo corteo femminile guidato dal parroco della Chiesa di Sant’Antonio da Padova (don Davide Longo), ed in un secondo tempo di quello del Cristo Morto, con i confratelli dei due sodalizi locali ed i fedeli restanti guidati dal parroco della chiesa matrice (padre Antonio Zoccano).
I due cortei iniziali della processione del Venerdì Santo, che hanno intonato canti religiosi diversi e percorso itinerari differenti nel suggestivo centro storico peschiciano con le sue bianche case dal tipico tetto a cupola, si sono incontrati in Piazza del Popolo, la principale del borgo antico, su cui prospetta la Chiesa della Madonna del Rosario. La sosta di preghiera della processione in questa piazza è stata animata dalla predica del parroco della Chiesa Matrice, che da un balcone di una casa prospiciente, ha ricordato i concetti espressi da Papa Francesco nell’omelia tenuta a San Giovanni Rotondo lo scorso 17 marzo (preghiera, piccolezza e sapienza di vita), ed ha esortato i fedeli a cantare e pregare durante la processione. Dopodiché si è formato un unico corteo processionale, guidato dai due parroci del paese garganico ed introdotto dallo stendardo nero e dalla Croce lignea nera con gli strumenti della Passione di Cristo. I confratelli che hanno partecipato a questa processione (e a quelle precedenti del Miserere), hanno indossato un identico abito completamente bianco e solo il colore del cordone ha indicato la loro appartenenza, rosso per quelli del SS. Sacramento, celeste per quelli della Madonna del Rosario. Alcuni di costoro hanno condotto il simulacro del Cristo Morto e, di seguito, quello dell’Addolorata, entrambi illuminati da artistici lampioni. Tutti i confratelli hanno nel contempo intonato canti religiosi in latino ed in italiano tra cui lo “Stava Maria dolente”, composto nel XVIII secolo da Antonio Lotti sulla scia dello Stabat Mater di Jacopone da Todi. Inoltre a tale processione hanno partecipato numerosi fedeli peschiciani che l’hanno accompagnata con rispetto e compostezza, intonando preghiere e canti insieme ai confratelli e sotto la guida dei parroci locali. Il corteo processionale, una volta superato l’arco contiguo alla Torre del Ponte, ha proseguito il suo cammino nella parte urbana più recente, al di fuori del borgo antico, ed infine il tutto si è concluso col rientro delle statue del Cristo Morto e dell’Addolorata nella Chiesa Madre di Sant’Elia e la benedizione finale del rispettivo parroco.
Il presente fotoreportage è illustrato dalle sottostanti sei immagini aventi per oggetto:
l’incontro tra i simulacri del Cristo Morto e dell’Addolorata, con i rispettivi cortei, avvenuto in Piazza del Popolo, nel cuore del centro storico peschiciano, durante la processione del Venerdì Santo (foto n. 1);
i confratelli del SS. Sacramento e della Madonna del Rosario mentre intonano il Miserere, durante la processione della sera del Giovedì Santo (foto n. 2);
la Croce condotta dal parroco della Chiesa Madre di Sant’Elia al seguito dei confratelli intonanti il Miserere (foto n. 3);
il simulacro del Cristo Morto mentre sfila nella processione del Venerdì Santo (foto n. 4);
la statua dell’Addolorata mentre segue quella del Cristo Morto nella stessa processione (foto n. 5);
il programma degli eventi religiosi peschiciani del triduo pasquale e della Domenica di Pasqua (foto n. 6).
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Michele Nardella:
Grazie Diana, è stato un bel Carnevale sia tradizionale sia attuale.
Saluti...
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Diana Cocco:
bravo...
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Michele Nardella:
Grazie Giovanni, ne vedrai ancora degli altri nei prossimi giorni.
Saluti e bu...
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peiro:
grande michele, complimenti x il traguardo dei 100 reportage...
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Michele Nardella:
Grazie Rosy, questo è il minimo che potevo fare per un posto così suggestivo e...
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