Presso l’ex chiesino di San Giovanni a Prato c’è stata una mostra terminata il 22 gennaio.
“Under Pressure” nasce per valorizzare giovani artisti dediti all’arte contemporanea; varie forme di arte intelligentemente collocate nello spazio dell’ex chiesino che tendono a far conoscere e valorizzare artisti sotto i 30 anni.

Artisti:
Laura Ajutytè, lituana ma domiciliata a Firenze, ha sviluppato una personale tecnica che si basa sulla pittura molto diluita donando alle opere una resa particolare: il colore sgocciola lungo i dettagli molto ben delineati della tela, donando fluidità alla lettura del lavoro. In “Under Pressure” presenta una nuova ricerca basata sulla tematica dell’acqua, realizzata con questa particolare tecnica;

Marco Castelli di Bagno a Ripoli vive e lavora a Firenze come assistente del fotografo Alberto Conti. Sperimentatore della tecnica fotografica, ha sviluppato un’originale ricerca sulla ritrattistica di nudi componendo l’opera attraverso un collage di centinaia di foto diverse dello stesso soggetto montate poi in un ordine che dona una viva dinamicità al quadro.

Stefano Cesarato di Firenze, vicino alla corrente della Pop Art ha ripreso fedelmente oggetti tra i più disparati dandogli una nuova dimensione artistica, facendo così emergere la loro natura di prodotti di consumo e l’aspetto legato ai meccanismi pubblicitari di presentazione del prodotto;

Victoria De Blassie, statunitense ma abitante a Firenze, svolge una ricerca sui materiali di scarto: li manipola attraverso processi artigianali e li assembla per creare le sue opere. Per “Under Pressure” presenterà una ricerca che porta avanti da anni basata sulla conciatura di bucce di arancia;

Stefano Galli è di Firenze: le sue opere sono ritratti immersi in uno sfondo nero o bianco che a contatto con esso si dissolvono creando un unico soggetto; diventano così un unicum e attraverso l’abile tecnica di Stefano si ha la percezione di poter vedere realmente questo processo in atto;

Golnar Dashti Khavidak è di Teheran, il suo lavoro è incentrato sulla video arte e sulla pittura; attualmente si sta dedicando a una serie sul consumismo dove enormi insetti si posano su una visione apocalittica, ma realistica, delle nostre città. Le mosche, simbolo più volgare degli insetti, si posano su metropoli costruite su ricevute fiscali: è una denuncia della deriva consumistica che ci porterà a vivere in cupe città dove l’inquinamento da noi prodotto è protagonista della nostra quotidianità;

Giovanni Sanesi nasce a Fiesole ma vive a Prato: i suoi soggetti sono ritratti di persone prodotti con tecniche diverse, passando da una pennellata rigorosa ad approcci più convulsi e usando colori diversi e inusuali. Nella serie “Paesaggi Umani” realizza un collage di mappe che si innestano nel volto umano creando una composizione del tutto naturale: i segni della terra disegnano la fisionomia umana creando un collegamento ideale e interdipendente tra natura e uomo.

Ai Teng è di Tancheng in Cina ma vive a Firenze: a una tecnica più manieristica per la pittura fa fronte una tecnica personale nel disegno. I suoi soggetti prendono spunto dagli esseri animali e da particolari dettagli dell’essere umano. Linee morbide scompongono e ricompongono il soggetto, creando un caos calmo, organico e decifrabile, in cui accenni di colore donano vita alle figure.

Seguono le immagini.

 
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