Lo scorso 4 dicembre 2014 a San Giovanni Rotondo, in concomitanza con la solennità liturgica di Santa Barbara vergine e martire, protettrice dei minatori e di quanti lavorano col fuoco e con gli esplosivi, si è svolta la Giornata del ricordo della miniera di bauxite, situata in località Quadrone, a sud della città, nei pressi del km 10 della SP 45 bis per Foggia.

Lo stabilimento minerario, oggi ancora in abbandono dopo la sua definitiva chiusura nel 1973 e che si pensa di recuperare e valorizzare in futuro, sorse nel 1936 ad opera della Società Montecatini in seguito alla scoperta di giacimenti di bauxite in loco, da parte del contadino-pastore sangiovannese Giovanni Pompilio, e divenne operativo a partire dal 1937, garantendo lavoro a numerose persone e dunque sviluppo socio-economico a questo territorio, già provato dalle conseguenze del secondo conflitto mondiale.

La ragione dei progressivi e pesanti tagli del personale e della chiusura di questo stabilimento minerario è da ricercare nel fatto che alla Società Montecatini conveniva importare la bauxite a costi inferiori dalla Francia e dalla ex Jugoslavia piuttosto che dalla miniera sangiovannese, il cui minerale estratto, anzichè essere lavorato in situ come ci si aspettava, veniva caricato sui camion, condotto al porto di Manfredonia e qui imbarcato per Porto Marghera per essere lì lavorato.

Purtroppo in questa miniera persero la vita 27 lavoratori, tra il 1940 ed il 1963, ed alla loro memoria è stato eretto ed inaugurato nel 1986 un monumento nella Villetta di Sant’Onofrio, dinanzi all’omonima chiesa duecentesca nella quale si venera la statua di Santa Barbara, loro protettrice, che veniva festeggiata in pompa magna il 4 dicembre di ogni anno, durante il periodo di attività della miniera.

Questa santa, contro il volere di suo padre Dioscuro, aveva abbracciato la fede cristiana e fu perciò denunciata da costui ad un magistrato romano che la condannò alla decapitazione stabilendo che ad eseguire la condanna fosse il suo stesso genitore, il quale, dopo averla uccisa il 4 dicembre 306 d. C., fu a sua volta colpito mortalmente da un fulmine.

La Giornata del ricordo del 4 dicembre 2014 è stata organizzata dall’Amministrazione Comunale con la collaborazione del Centro Studi Miniera di bauxite di San Giovanni Rotondo e dei due gruppi speleologici della città che hanno stilato un apposito programma di eventi per tenere vivo il ricordo di quanti morirono lavorando in questa miniera e per farla conoscere alle più giovani generazioni, evidenziando la sua importanza per la storia e lo sviluppo della città garganica e del suo territorio.

Al mattino, nel chiostro del Palazzo di Città, intitolato all’artista Francesco Paolo Fiorentino, è stata innanzitutto inaugurata ed aperta al pubblico, intorno alle ore 10, la mostra fotografica sulla miniera di bauxite di San Giovanni Rotondo, curata dall’omonimo Centro Studi. Verso le ore 11, le locali autorità civili e militari, le scolaresche ed i cittadini che vi hanno preso parte si sono recati al Monumento ai Caduti del sito minerario, nella Villetta di Sant’Onofrio, per la cerimonia di commemorazione. Qui è stata deposta la corona dell’Amministrazione Comunale ed il sindaco, ing. Luigi Pompilio, fiancheggiato da tre minatori in pensione, ha tenuto il suo discorso.

Nel primo pomeriggio si sono effettuate le visite guidate al villaggio minerario, a cura dei gruppi speleologici sangiovannesi. Dopo la santa messa delle ore 18, celebratasi nella Chiesa di Sant’Onofrio in onore di Santa Barbara e dei caduti della miniera di bauxite, si è svolto nel chiostro del Palazzo di Città uno spettacolo teatrale sulla miniera stessa, opera di Onofrio Grifa, che ha riproposto al pubblico le atmosfere delle diverse vicende che la caratterizzarono. Oltre a tale spettacolo, l’attore Luigi Ciavarella, della scuola di teatro “Le piume del vento”, si è cimentato nell’interpretazione di un monologo scritto da Pia Martino, e sono state anche lette delle testimonianze e dei ricordi da parte di alcuni studenti della città. Alla conclusione del tutto e prima dei saluti e dei ringraziamenti di rito, un minatore ha letto i nomi dei suoi 27 colleghi caduti, a ciascuno dei quali una diversa persona del pubblico ha risposto «presente».

Il presente fotoreportage è illustrato dalle sottostanti otto immagini, aventi per oggetto:
alcune immagini della mostra fotografica sulla miniera di bauxite di San Giovanni Rotondo, curata dall’omonimo Centro Studi ed allestita, per l’occasione, nel chiostro del Palazzo di Città (foto nn. 1-2-3);
il Monumento ai Caduti nella miniera di bauxite con la corona deposta dall’Amministrazione Comunale sangiovannese (foto n. 4);
il discorso del sindaco della città garganica, ing. Luigi Pompilio, davanti allo stesso monumento ed insieme a tre minatori del sito minerario (foto n. 5);
un particolare della statua di Santa Barbara, protettrice dei minatori, che si venera nella Chiesa di Sant’Onofrio (foto n. 6);
un momento dello spettacolo teatrale tenutosi all’interno del chiostro del Palazzo di Città (foto n. 7);
il manifesto degli eventi della Giornata del ricordo della miniera di bauxite (foto n.8).

 
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