È stato riaperto dopo due anni di fermo il sito archeologico di Gonfienti (comune di Prato); il sito etrusco, pare, che fosse la fantomatica capitale di questo popolo (Kamars).
Che la città ospitasse siti etruschi non era nuovo; ve ne sono a Poggio Castiglioni, Filettole, Podere delle Cave, Monte Lopi, Cerreto etc., altri sono stati scoperti proprio nel centro storico (Duomo, San Fabiano, etc.).

Questo sito è abbastanza recente a scoperta (2002) quando, nella costruzione dell’interporto, alcuni scavi dettero alla luce una villa etrusca; sono seguiti, nel frattempo, altri scavi che hanno portato alla luce reperti di notevole bellezza.
Gli archeologi più moderati non si pronunciano sull’importanza di questa città nata alla confluenza tra il Bisenzio e il Marina, ma ovunque viene scavato, viene ritrovato materiale etrusco (ne è testimonianza uno scavo per la realizzazione di un sottopasso ferroviario a Fibbiana di Calenzano).
Purtroppo la mancanza di fondi non ha dato grandi progressi, ma uno studioso americano, giunto a Prato per effettuare studi e scavi, ha ipotizzato che Kamars fosse l’etrusca Prato.
Essa era costituita da una parte bassa (Gonfienti) ed una alta (Castiglioncello), da dove è possibile osservare una collinetta talmente rotonda, ove viene supposta la presenza della Tomba di Porsenna sotto di essa (Travalle di Calenzano).
Non si conosce esattamente la dimensione di questa città, ma, se i prossimi studi porteranno nella direzione “Kamars”, essa risulterà la città etrusca più grande mai esistita.
Oggi, giorno della riapertura, gli addetti degli Amici dei musei hanno accompagnato gli oltre 200 visitatori nel sito della villa etrusca, spiegando la composizione di questa piccola cittadella.
Altri reperti sono stati riesumati anche a Villa Niccolini, a circa 500 metri dalla villa etrusca, altri nel comune di Campi Bisenzio (Il Rosi e Capalle) e Calenzano, nella zona della Valle del Marina; inoltre è noto che due splendide statuette furono rinvenute ai tempi dell’ultima guerra mondiale a Pizzidimonte di Prato, oggi conservate presso il British Museum a Londra

La seconda parte della visita è avvenuta presso il Mulino di Gonfienti, anche sede di restauro dei reperti, dove è stato possibile osservare il rifacimento di un tetto di abitazione etrusca, rigorosamente realizzata con pezzi ritrovati e restaurati, osservare degli splendidi reperti (vasi, bicchieri, piatti etc), oltre ad una sub-spiegazione in video presentata dagli assessori del comune di Prato.
Tra i tanti visitatori, anche stranieri e sindaci e assessori di altri comuni, in special modo da Carmignano, altro centro ricco di città etrusche (Artimino, Pietramarina e Comeana).

Le foto del reportage:
Da Foto 1 a Foto 3 – il sito etrusco di Gonfienti;
Da Foto 4 a Foto 6 – reperti rinvenuti negli scavi oggi al Mulino di Gonfienti;
Foto 7 – sala convegni al Mulino di Gonfienti;
Foto 8 – piantina della villa etrusca su video;
Foto 9 – Mulino di Gonfienti;
Foto 10 – particolare del tetto ricostruito.

 
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  1. Tutte le foto realizzate per questo reportage sono disponibili qui:
    Visita al sito archelogico etrusco di Gonfienti

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