Dopo un lungo e difficile restauro, i locali della Società corale Guido Monaco in Via San Vincenzo a Prato sono stati aperti al pubblico grazie ad una mostra che presentava il suo archivio privato. Una sede ricavata da una piccola porzione del Convento di San Clemente che ha dato residenza al coro più vecchio d’Italia (136 anni) e superpremiato in Italia, Europa e nel Mondo; va ricordato un primo premio assoluto a Vittorio Veneto (TV), tournée in America e Canada e moltissimi concerti in Europa.
Un luogo che molti dei pratesi stessi non conoscono e questa settimana (nel weekend) è stato possibile accedervi; l’opera che salta subito all’occhio è lo spettacolare affresco di Alessio Gemignani: “L’ultima cena”.
Molto belli ed interessanti i libri e le foto antiche conservate qui; vi è anche un teatro oltre alla presidenza, ove una volta vi era l’accesso all’antico caffè.

Seguono alcune immagini.

 
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Commenti (1)


  1. Molto interessante ed ammirevoli coloro che si adoperano in questo senso. Quanto lavoro potrebbe offrire la nostra Italia con tutti i tesori nascosti che si potrebbero riportare alla luce!

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