Quale futuro per il Misericordia e Dolce?

Uno dei più grandi ospedali minori della Toscana utilizzato solo in parte; la parte utilizzata, però è ubicata a fianco, staccata dall’ex ospedale di Prato, anche se facente parte del complesso.

Il recente trasferimento nel nuovo ospedale Santo Stefano a Galciana ha completamente abbandonato al caso questo complesso, senza però risolvere i problemi della cittadinanza; distante dal centro, la nuova struttura non rispecchia a pieno le necessità dei medici e vi sono anche dei problemi interni alla struttura.
Nel vecchio ospedale, subito dopo lo sgombero, vi erano entrati i senza casa, ora mandati via.
In un primo tempo questo edificio doveva essere trasformato in appartamenti, adesso tutto è sospeso anche se non si esclude un riutilizzo come supporto al nuovo ospedale; qui c’era tutto e ricollocarlo non comporterebbe un ingente lavoro.
Probabile che qui potrebbero essere reintrodotti alcuni reparti e un presidio medico per non dover andare a Galciana ogni volta.

Peccato, però, non aver considerato nel nuovo ospedale i disservizi che si sarebbero andati a creare e che costruire un ospedale con meno posti letto del precedente avrebbe portato disservizi ingenti per un’utenza pari a 270.000 abitanti (serve anche Calenzano), oltre ad un utenza extra pratese, in quanto eccellenza di alcuni reparti.

Sperando che presto il (vecchio ospedale) trovi la sua nuova identità, magari come supporto al nuovo ospedale…