Nascosta dal Castello dell’Imperatore, quella che una volta fu una chiesa dedicata a San Giovanni Gerosolimitano, fu trasformata in una officina per riparare automobili.
Quando il proprietario lasciò, essa è rimasta per lunghi anni chiusa, finché una gruppo di volonterosi ne ha deciso di farne un centro culturale.
Lunghi lavori hanno, oggi, permesso la riapertura, ed i benefici che ha ottenuto sono evidenti.

La chiesa faceva parte di un blocco molto più ampio, consistente in uno spedale dedicato allo stesso santo, ma anche dedicato al Santo Sepolcro; la sua nascita è databile nel 1120 d.C. e rimase istituto religioso fino al XIX secolo.
Qui si ricorda, oltre all’autofficina, anche come una delle prime sedi dei Vigili del fuoco.
Documenti raccontano che all’interno erano collocati due altaroni; qui ebbero sede i Cavalieri di Malta della città.

Le immagini qui inserite narrano le condizioni in cui si trovava solo due anni fa (da foto 8 a foto 10), e come è stato ristrutturato adesso (da foto 1 a foto 7).
Un lavoro realizzato molto bene, anche grazie ai contributi della provincia di Prato, alla Regione e molti altri sponsor.

 
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