Si è inaugurata oggi 8 febbraio alle ore 12.00 la mostra “Allegories & Macabresques di Andrzej Dragan” presso In Vaj, noto locale adiecente a Palazzo Vaj in Via Pugliesi al numero 24.

La mostra è stata organizzata da Luigi Salvioli, famoso anche per aver allestito presso la Camera di Commercio di Prato la mostra “Covery Story” (circa un anno fa) che ha portato in città moltissimi visitatori anche stranieri.

L’intento è quello di far conoscere al pubblico, anche meno preparato, Andrzej Dragan, artista e fisico quantistico proveniente dalla Polonia; artista che ha fatto discutere molto all’interno dei circuiti internazionali d’arte, per le sue trasformazioni via computer su personaggi più o meno reali.
Questo viaggio informale, all’interno di uno spazio accessibile a tutti, rende affascinante la scoperta di queste opere fotografiche ed, a volte, surreali.

All’interno di questo spazio vi sono una trentina di ritratti, databili tra il 2004 ed il 2007, che esprimono il confronto sempiterno che l’autore ha con un noto proverbio portoghese che acclama: “Coloro che vedono i volti non vedono il cuore”.
Immergendovi tra queste opere, potrete ammirare, tra l’altro, David Lynch con una gallina, oppure Mads Mikkelsen che studia un embrione di gatto, oppure Jan Peszek con un vecchio orologio o Jerzy Urban con un nudo femminile ed un sigaro cubano.

Questa raccolta presenta, oltre a tre anni di lavoro, anche opere inedite, mai vedute dal pubblico.
Non è raro che persone che hanno assistito alla visione di queste istantanee abbiano poi avuto incubi dovuti alla composizione di queste opere.
Questa interessante iniziativa è stata patrocinata dal Consolato della Repubblica di Polonia.

Seguono alcune immagini della mostra

 
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