Chi è di scena?

E’ stata inaugurata il 27 settembre 2013 nello spazio mostre Valentini di Prato una rassegna dedicata al decennio successivo alla riapertura del teatro Metastasio, avvenuta nel 1964, precedentemente chiuso per portare a termine importanti lavori di restauro.
L’allestimento, curato da Niccolò Lucarelli e Leonetto Vignali, è organizzato da ArtInPo’ e Asterisco in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune, rimarrà aperto con ingresso gratuito fino al 3 novembre 2013.

Parlare del Metastasio, considerato un vero e proprio patrimonio della cultura pratese, celebrarne i primi dieci anni di attività dalla riapertura del 1964, significa ripercorrere un pezzo di storia della città distratta dall’avvento del boom industriale, presa da quella cultura del lavoro che era stata la forza propulsiva per lo sviluppo della sua fiorente industria tessile.

Il Metastasio, considerato fra i primi teatri italiani per la qualità dei suoi spettacoli, ospitò nel decennio 1964-1974 illustri artisti tra i quali Giorgio Strehler, Franco Zeffirelli, Roberto Guicciardini e Carmelo Bene.
Luca Ronconi legò il suo nome alla città dando origine ad un laboratorio di progettazione teatrale mentre gli spettacoli Dario Fo suscitavano sempre accesi dibattiti.

Ma la sigla più autentica del teatro pratese la fornisce quel Teatro Studio che nacque per iniziativa di Montalvo Casini e Paolo Emilio Poesio, direttore del Metastasio il primo e critico teatrale il secondo per i quali la cultura e il teatro costituivano una ragione di vita.
Durante gli anni Settanta si formarono diversi gruppi di giovani autori promotori di interessanti laboratori che portarono alla formazione e al lancio di attori come Pamela Villoresi, Francesco Nuti, Roberto Benigni e altre illustri personalità del teatro.