Questa manifestazione si svolge a Prato l’8 settembre di ogni anno. Nasce nel XIII secolo, quando la città, che a quei tempi era Repubblica, ospitava nel giorno della Vergine moltissimi ospiti e pellegrini provenienti da tutta la Toscana. Il corteo era composto dai suonatori dei comuni, dal clero, dagli artigiani, dagli otto difensori, dal gonfaloniere dal podestà e gli altri amministratori che percorrevano un lungo itinerario per le vie della città.

La manifestazione prese poi il nome di “3 Bardacchini” in quanto sotto “3 bardacchini” venivano deposte tre reliquie (il sasso di Santo Stefano, il legno di Santa Croce e la testa di Sant’Anna). Il massimo splendore veniva raggiunto con l’ostensione della Sacra Cintola, che veniva svolta internamente alla Pieve (adesso il Duomo) e veniva ripetuta tre volte al giorno. La Pieve rimaneva aperta anche di notte in modo da permettere ai fedeli provenienti dalle zone più lontane di andare in orazione. Successivamente fu deciso di costruire il pulpito di Donatello in modo che la funzione avvenisse dal pulpito ed i fedeli potessero assistervi direttamente dalla piazza. Da segnalare anche l’organizzazione di una fiera che richiamava moltissimi venditori, pienava le taverne ed ovunque si banchettava.

Il corteggio storico del 2013 è stato aperto dai gonfaloni del comune di Prato, da quello della Provincia, seguito dalla Regione Toscana e dai gonfaloni dei comuni e gruppi storici partecipanti al corteo. Uno show richiamante il medioevo con i gruppi storici (Saracino di Arezzo, Firenze, Lucca, Pisa, Assisi) diversi gruppi folkloristici (Borgo Valsugana, Bucchianico, Castelfidardo, Mamoiada) e due gruppi teatrali con spettacoli molto suggestivi. Interessante è stato lo spettacolo con le farfalle, nonché con il serpente cinese e lo spettacolo dei mamuthones sardi. Lo spettacolo è proseguito in Piazza del Duomo con la presentazione di tutti i gruppi storici, l’ostensione della Sacra Cintola da parte del nuovo vescovo Franco Agostinelli e a susseguirsi lo spettacolo pirotecnico, direttamente musicato e sparato dal chiostro della Cattedrale, visibile a pieno dall’antistante piazza.

 
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