Evento con i Santi Patroni e Maria Santissima per il Millenario
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Nei giorni 4 e 5 settembre 2013 Serracapriola ha festeggiato come ogni anno il suo principale patrono S. Mercurio soldato e martire.
Il santo era figlio del soldato scita e cristiano Gordiano e si chiamava Filopatròs (colui che ama il padre). Visse in un’epoca (III secolo d. C.) in cui nell’Impero Romano si faceva sempre più strada il Cristianesimo a scapito del Paganesimo e degli equilibri di potere e sociali, e per tali ragioni venivano attuate dagli imperatori del periodo le persecuzioni nei confronti dei cristiani. Il soldato Filopatròs venne ribattezzato dai suoi commilitoni Mercurio in quanto vedevano in lui le doti dell’eloquenza, del dialogo e delle buone maniere, per le quali era venerato questo dio pagano. Pertanto San Mercurio si distinse sia come legionario per i suoi meriti militari nell’esercito imperiale romano sia per il suo incrollabile esempio di convinta fede cristiana, per cui fu dapprima imprigionato e torturato più volte, da cui guarì miracolosamente ed infine subì il martirio nel 250 d. C., sotto l’imperatore Decio che lo fece decapitare a Cesarea, in Cappadocia. I suoi resti mortali giunsero in Italia nel 663 per mano dell’imperatore Costante II che volle trasferire la capitale del suo impero da Bisanzio a Roma ma, dopo essere sbarcato a Taranto ed aver devastato i territori del meridione italiano per raggiungere più facilmente la Città Eterna, fu fermato e sconfitto a Benevento dal duca longobardo Romualdo, che s’impossessò delle spoglie di San Mercurio martire e per motivi di sicurezza le fece custodire nella fortificazione di Quindici, nell’avellinese. Il duca longobardo Arechi II, il 26 agosto dell’anno 768, fece trasferire di nuovo i resti mortali di S. Mercurio a Benevento, dove furono tumulati nella Basilica di S. Sofia, ma successivamente, per evitare che venissero sottratti dai nemici nel corso delle varie battaglie che interessavano la città, essi vennero trasferiti nel Santuario di Montevergine, presso Avellino, dove si trovano tuttora. A Serracapriola sono conservati due reliquiari di S. Mercurio, quello d’argento del braccio ed un altro contenente un’anca.
Benché per la Chiesa la solennità di S. Mercurio ricorre il 25 novembre, giorno della sua morte terrena e della sua rinascita celeste, a Serracapriola viene invece festeggiato il 5 settembre di ogni anno, come avviene dal novembre 1815 quando i suoi abitanti ed il clero locale ottennero dal papa Pio VII, dopo averlo ripetutamente supplicato, di poter anticipare la festa al giorno seguente a quello della solennità di S. Rosalia di Palermo in onore della quale si svolgeva e si svolge tuttora annualmente la relativa fiera. Le ragioni che hanno determinato tale richiesta del clero e del popolo serrano e la conseguente decisione papale consistevano sia nel fatto che, per le frequenti piogge, era difficile organizzare a novembre i festeggiamenti esterni in onore del santo patrono sia nel fatto che molti abitanti del paese erano nel contempo impegnati nella semina del grano.
Per quanto riguarda la festa patronale di S. Mercurio del 2013, il 4 settembre ha avuto inizio in Corso Garibaldi la tradizionale Fiera di S. Rosalia, giunta alla 68^ edizione. In mattinata, alle ore 8, i festeggiamenti sono stati aperti dallo sparo dei mortaretti e dalla S. Messa celebrata nella Chiesa Parrocchiale di S. Maria in Silvis con le lodi e la preghiera a S. Rosalia, patrona di Palermo. Nel corso della S. Messa delle 19, celebratasi nella medesima chiesa, vi è stata la consegna della palma del martirio e della corona d’argento alla statua di S. Martirio, di recente realizzazione e destinata alla processione. In serata, oltre alla veglia di preghiera per i membri del Comitato Feste e dell’associazione dei portatori, si è tenuto nella Piazza Castello illuminata a festa, lo spettacolo musicale del complesso “Allegria Italiana”.
Il giorno seguente (5 settembre 2013), oltre alle S. Messe festive, al giro mattutino per le vie del paese della banda M° Franconi di San Severo ed al suo Matinée Musicale in Piazza Castello, ha avuto il suo evento più atteso e significativo nella processione dell’icona di S. Rosalia e della statua del patrono San Mercurio martire che è partita intorno alle 17:45 dalla Chiesa di S. Maria in Silvis. Alla processione hanno anche partecipato i devoti ed i rappresentanti del comune molisano di Toro, gemellato con Serracapriola ed avente il medesimo patrono che viene però festeggiato ogni anno il 26 agosto, data della traslazione delle sue spoglie mortali da Quindici a Benevento, avvenuta nel 768. Il corteo processionale, aperto come di consueto dalla croce, ha visto sfilare: il gonfalone di S. Mercurio protettore di Serracapriola; i membri delle confraternite e delle associazioni serrane; i religiosi ed i ministranti; la recentissima icona di S. Rosalia, portata a spalla da giovani portatori in borghese; i fedeli di Toro col loro gonfalone in onore del medesimo patrono; il reliquiario del braccio di S. Mercurio, tra le mani del parroco don Renato Orlando, e quello dell’anca del medesimo Santo, mantenuto da un altro religioso; due bambini travestiti da San Mercurio soldato romano; la statua di S. Mercurio, contenente una sua reliquia in corrispondenza del petto e condotta a spalla dai relativi portatori in abito confraternale; un baldacchino sostenuto da quattro donne; i gonfaloni di Serracapriola e Toro con le rispettive autorità ed i propri fedeli; la banda musicale M° Franconi.
L’itinerario della processione, che ha sostato durante l’accensione delle batterie pirotecniche lungo il percorso, ha interessato innanzitutto le strade principali del centro storico medievale per poi portarsi nell’ampio ed alberato Corso Garibaldi, a tre carreggiate, e nei quartieri moderni per poi tornare nuovamente in Corso Garibaldi, illuminato al centro dalle luminarie, e concludersi in Piazza Castello. Nel centro storico, il passaggio della processione davanti alla Chiesa Madre di S. Mercurio (chiusa a causa del terremoto del 31 ottobre del 2002 e che necessita di essere restaurata all’interno per poter essere riaperta al culto) è stato salutato dal suono delle campane del relativo campanile. In Corso Garibaldi, dinanzi al Palazzo Arranga, sede del Municipio, la processione ha sostato per rendere omaggio ai caduti di tutte le guerre con la reposizione delle corone di alloro in corrispondenza delle due lapidi che li commemorano. Al termine della processione è stata celebrata la S. Messa solenne in Piazza Castello. Alle ore 22 circa la suddetta banda musicale si è esibita in concerto e poi i fuochi d’artificio di mezzanotte hanno concluso i festeggiamenti.
Il presente fotoreportage si correda delle sottostanti otto immagini che rappresentano:
- la statua di S. Mercurio soldato e martire e l’icona di S. Rosalia di Palermo all’interno della Chiesa di S. Maria in Silvis e prima della partenza della processione (foto n. 1);
- la festosa uscita dalla suddetta chiesa della statua di S. Mercurio martire, patrono principale di Serracapriola (foto n. 2);
- la processione in Via Giro Esterno (foto n. 3);
- i fedeli di Toro (CB) col gonfalone in onore di S. Mercurio, patrono anche della relativa comunità (foto n. 4);
- l’icona di S. Rosalia durante la processione (foto n. 5);
- i reliquiari del braccio e dell’anca di S. Mercurio (foto n. 6);
- la statua di S. Mercurio martire ed i suoi portatori durante la processione (foto n. 7);
- i gonfaloni, le autorità e le rappresentanze dei Comuni di Serracapriola (FG) e Toro (CB), gemellati tra loro e aventi entrambi S. Mercurio martire come patrono (foto n. 8).
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