Seconda e definitiva ostensione del corpo di S. Pio da Pietrelcina
Il 1 giugno 2013 è stata un’altra giornata storica per San Giovanni Rotondo e per i devoti di San Pio di Pietrelcina (1887-1968) perché ha avuto finalmente luogo la tanto attesa ostensione permanente delle sue spoglie mortali, custodite in un’urna di vetro, recante il suo nome in latino, e collocate nell’intercapedine del plinto centrale della chiesa inferiore, intitolata al santo frate cappuccino e rivestita dai mosaici eseguiti dall’equipe dell’Atelier del Centro Aletti guidata dal gesuita sloveno padre Marko Ivan Rupnik.
Una prima e temporanea ostensione del corpo di San Pio da Pietrelcina era già avvenuta tra il 24 aprile 2008 ed il 24 settembre 2009, però all’interno della cripta del Santuario di S. Maria delle Grazie dove aveva trovato sepoltura il 26 settembre 1968, al termine dei suoi funerali, e vi è rimasto fino al 19 aprile 2010 quando fu trasferito in processione nella sede attuale.
La decisione di rendere definitivamente visibile il santo frate stigmatizzato è scaturita dalle numerose ed insistenti richieste dei suoi fedeli, giunte sia telefonicamente sia mediante lettere o e-mail, per cui i Frati Cappuccini e l’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, mons. Michele Castoro, hanno ritenuto giusto eseguirla proprio in coincidenza dell’Anno della Fede, proclamato da papa Benedetto XVI, e a partire dal 1 giugno 2013. Tale data non è casuale perché si colloca dopo la conclusione del mese di maggio, dedicato alla Vergine Maria, e alla vigilia della domenica del Corpus Domini (2 giugno 2013). Tutto ciò per evidenziare la particolare devozione di San Pio da Pietrelcina per la Madonna e l’Eucarestia e la sua esemplare fede in Dio.
La storica giornata festiva del 1 giugno 2013, iniziata col giro della banda per le vie cittadine, ha avuto il suo momento culminante nella solenne Concelebrazione Eucaristica, iniziata poco dopo le ore 11 all’interno della Chiesa Superiore di S. Pio da Pietrelcina e presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Essa è stata animata dai brani musicali eseguiti dall’Orchestra Sinfonica “Musicisti per Padre Pio”, e dai canti eseguiti dalla “Corale Polifonica Sacro Cuore di Gesù” di Bellizzi e dalla Corale “Maria Pyle” di San Giovanni Rotondo.
All’inizio della funzione religiosa, a cui hanno assistito alcune migliaia di persone, mons. Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, ha rivolto il suo saluto di benvenuto al cardinale, alle numerose autorità religiose, civili e militari ed a tutti i presenti. Durante la sua omelia il card. Angelo Amato ha ricordato che San Pio da Pietrelcina continuerà dalla sua urna ad accogliere gli ammalati e a rivolgersi ai peccatori. Inoltre l’alto prelato ha sostenuto che Padre Pio riflette la bontà di Gesù misericordioso e fedele, ricordando a tutti che il cuore di Gesù manifesta la carità infinita di Dio, e che il volto del frate santo ci aiuta a scoprire quello di Gesù pieno di amore e misericordia.
Dopo l’orazione successiva alla Comunione ha preso la parola fr. Stefan Kozuh, Vicario Generale dei Frati Cappuccini, che si è soffermato sull’esemplare vita di fede del frate pietrelcinese e sull’ostensione permanente del suo corpo. Dopodiché il cardinale, i concelebranti, i ministri e le autorità civili e militari si sono recati in processione nella chiesa inferiore dove alcuni squilli di trombe hanno annunciato, alle ore 13:10, lo scoprimento dell’urna contenente il corpo di San Pio da Pietrelcina, opportunamente protetta da uno schermo antiproiettile ed antisfondamento. Il card. Angelo Amato dopo averla incensata ha dunque recitato una preghiera scritta dal beato Papa Giovanni Paolo II per il santo frate stigmatizzato. Dopo la conclusione dei riti religiosi, i fedeli hanno potuto finalmente accedere alla chiesa inferiore per ammirare e venerare le spoglie di San Pio da Pietrelcina, ora definitivamente visibili.
In serata ha avuto luogo una suggestiva fiaccolata, animata dalla locale banda musicale “Umberto Giordano”, che è partita intorno alle ore 20 da Piazza Padre Pio, nel cuore di San Giovanni Rotondo, ed è giunta dinanzi al Santuario di S. Maria delle Grazie circa un’ora dopo. Da qui è iniziata la processione della statua della Madonna delle Grazie, preceduta dal clero e seguita dalle autorità e dai fedeli con le fiaccole accese, la quale ha fatto innanzitutto tappa dinanzi all’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza”, fortemente voluto da San Pio da Pietrelcina. Qui il simulacro ha ricevuto l’omaggio degli ammalati e del personale sanitario in servizio. La processione ha dunque proseguito il suo cammino fino a raggiungere il sagrato antistante la Chiesa di S. Pio da Pietrelcina, detto “chiesa all’aperto”, dove fr. Carlo M. Laborde, padre guardiano della Fraternità Cappuccina di San Giovanni Rotondo, ha tenuto il suo discorso sullo storico evento ed ha impartito la benedizione ai fedeli. Infine la statua della Madonna delle Grazie è stata ricondotta in processione all’interno del suo santuario, mentre tutt’intorno stava nel frattempo calando la nebbia.
Il presente fotoreportage è integrato dalle sottostanti dieci immagini che raffigurano:
- la testa di San Pio da Pietrelcina, col volto ricoperto da un’apposita maschera di cera (foto n. 1);
- un momento della solenne Concelebrazione Eucaristica, tenutasi nella chiesa intitolata al frate santo prima della definitiva ostensione del suo corpo, e che è stata presieduta dal card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi (foto n. 2);
- il saluto di benvenuto di mons. Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, rivolto al cardinale e a tutti i presenti (foto n. 3);
- l’omelia del cardinale Angelo Amato (foto n. 4);
- l’intervento di fr. Stefan Kozuh, Vicario Generale OFM Capp., dopo l’orazione successiva alla Comunione (foto n. 5);
- il card. Angelo Amato mentre è nella chiesa inferiore, dinanzi alle spoglie di S. Pio da Pietrelcina ritornate visibili, e recita la preghiera del beato Papa Giovanni Paolo II al medesimo frate cappuccino (foto n. 6);
- il corpo di San Pio da Pietrelcina, collocato nell’intercapedine del plinto della chiesa inferiore a lui intitolata e finalmente reso visibile ai suoi devoti (foto n. 7);
- la chiesa inferiore durante l’omaggio dei fedeli alle spoglie di S. Pio da Pietrelcina (foto n.8);
- l’arrivo della fiaccolata dinanzi al Santuario di S. Maria delle Grazie (foto n. 9);
- la processione della statua di S. Maria delle Grazie dinanzi all’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza”, recante un ritratto di San Pio da Pietrelcina, suo fondatore (foto n. 10).
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Diana Cocco:
;-) buona estate...
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Michele Nardella:
Grazie Diana, buona estate....
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Diana Cocco:
bravo :-)...
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Michele Nardella:
Grazie Diana, gentilissima e riconoscente come sempre. Saluti...
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Diana Cocco:
bravo...
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