Il 18 maggio di ogni anno Carpino, comune del Gargano settentrionale, festeggia il suo principale patrono, San Cirillo d’Alessandria (370-444).

Egli fu patriarca di questa città egiziana fronteggiando con decisione e convinta fede, attraverso i suoi discorsi ed i suoi scritti, sia gli avversari del Cristianesimo sia le derive teologiche maturate all’interno della Chiesa. Convinto sostenitore della natura divina e parimenti umana di Cristo, nel Concilio di Efeso del 431 contrastò la tesi di Maria Madre di Cristo in quanto uomo, avanzata dal patriarca di Costantinopoli, Nestorio, e dai difisisti. Ad essa San Cirillo contrappose quella di Maria “Madre di Dio”, coerentemente con la dottrina che vede in Cristo il Dio fattosi uomo per la salvezza dell’umanità. Inoltre cercò anche di porre fine alle divisioni all’interno del mondo ecclesiastico del suo tempo. Per questi motivi San Cirillo è santo sia per la chiesa cattolica sia per quella ortodossa e copta, ed inoltre è Dottore della Chiesa dal 1882, quando fu proclamato tale da papa Leone XIII.

Il secolare patronato di San Cirillo d’Alessandria su Carpino è testimoniato dalla sua presenza nello stemma comunale dov’è ritratto in abiti vescovili e con le braccia rivolte verso l’alto mentre campeggia in cielo tra due rami d’ulivo, al di sopra di un prato verde e mentre viene illuminato dal sole in alto a sinistra.

Lo scorso 18 maggio 2013 la festa in suo onore è stata aperta dallo sparo dei mortaretti e dalla successiva esibizione per le vie del paese delle bande “Corpo Musicale Carpinese” (diretta dal maestro G. Iacovone) e “Complesso Bandistico G. Ronghi” (diretto dal maestro A. Pizzarelli).

La pregevole statua lignea e policroma di San Cirillo d’Alessandria, databile tra il XIV ed il XVI e normalmente conservata sul primo altare della parete sinistra dell’omonima chiesa, era stata trasferita nella Chiesa Madre di San Nicola di Mira la sera dell’11 maggio 2013 per la novena. Vestita a festa con abiti vescovili bianchi, tale scultura è stata dunque sistemata sull’apposito trono addobbato, posto a destra dell’arco trionfale, mentre su quello posto alla sua sinistra è stata esposta ai fedeli la statua della Madonna del Rosario, normalmente conservata sul rispettivo altare della medesima chiesa matrice.

Nel giorno della festa patronale, dopo la S. Messa solenne, ivi celebrata a partire dalle ore 10:30 dal parroco don Celestino Iervolino, ha avuto luogo la processione delle due sacre statue per le vie carpinesi, che è stata salutata da un piccolo spettacolo pirotecnico e che ha rispettato il seguente ordine: i bambini ordinati in due file laterali; i membri della Confraternità di San Rocco col caratteristico abito rosso ed il proprio gonfalone; la statua di San Cirillo d’Alessandria, appoggiata su un apposito carro con ruote; il gonfalone del Comune di Carpino; le autorità locali, civili e militari; la banda musicale; il clero carpinese; la statua di Maria SS. del Rosario, anch’essa appoggiata su un analogo carro con ruote; i fedeli.

Durante la sfilata della processione i carpinesi hanno lanciato sulle due statue i petali delle rose e delle ginestre dai balconi o dalle finestre delle loro abitazioni, oppure dalle strade percorse. Secondo la tradizione locale i petali di rosa sono da destinare alla Madonna del Rosario, mentre quelli di ginestra sono da indirizzare a San Cirillo d’Alessandria. Infatti il fiore della ginestra ha una caratteristica forma che ricorda quella della mitra episcopale e perciò è popolarmente paragonata al “cappello di San Cirillo”. Non a caso le ringhiere delle rampe delle scale di accesso della Chiesa Madre e di quella di San Cirillo sono state adornate proprio con dei mazzi di ginestre.

Lungo il suo itinerario la processione è stata animata dalle preghiere dei devoti, dai brani musicali eseguiti dalla banda e dall’accensione della batteria in fondo a Via Matteotti. Ma il momento più atteso e culminante è stato senz’altro quello delle ore 13, caratterizzato dalla spettacolare accensione della batteria a terra, opportunamente preparata nella centralissima e scenografica Piazza del Popolo, dinanzi alla chiesa intitolata al santo patrono. Dopodiché la processione ha ripreso il suo cammino verso la Chiesa Madre di San Nicola di Mira, nella quale è rientrata la statua della Madonna del Rosario, al termine di un ulteriore spettacolo pirotecnico tenutosi dinanzi a quest’ultima chiesa. Infine il simulacro di San Cirillo d’Alessandria ha fatto ritorno all’interno della sua chiesa.

In serata la festa patronale è stata allietata dal concerto della cover band di Zucchero “Per colpa di chi…” (ore 20:30) e, a seguire, dallo spettacolo in cui si sono esibiti Emanuele Tartanone e Giuseppe Guida del programma televisivo “Mudù”, trasmesso da Telenorba. I festeggiamenti in onore di San Cirillo d’Alessandria sono stati conclusi dai fuochi pirotecnici della ditta Piro Daunia, che hanno dato spettacolo a partire dalle ore 23:30 circa.

Il presente fotoreportage è corredato dalle sottostanti dieci immagini che raffigurano:
- Piazza del Popolo con la Chiesa di San Cirillo d’Alessandria durante uno spettacolo di musica e danza, tenutosi prima della processione (foto n. 1);
- l’interno della Chiesa Madre di San Nicola di Mira con le statue della Madonna del Rosario e del patrono San Cirillo d’Alessandria, collocate sui rispettivi troni (foto n. 2);
- lo stemma comunale di Carpino che ritrae il suo santo patrono tra due rami d’ulivo (foto n. 3);
- la Confraternita di San Rocco mentre sfila, col proprio gonfalone, in testa al corteo processionale (foto n. 4);
- la statua di San Cirillo mentre viene condotta in processione lungo Via Mazzini ed è seguita dal gonfalone del Comune, dalle autorità civili e militari e dalla banda musicale (foto n. 5);
- la statua di Maria SS. del Rosario mentre viene condotta in processione lungo Via Mazzini, preceduta dal parroco e seguita dai fedeli (foto n. 6);
- la processione in Via Giacomo Matteotti (foto n. 7);
- l’accensione della batteria a terra in Piazza del Popolo e dinanzi alla Chiesa di San Cirillo d’Alessandria (foto n.8);
- le statue della Madonna del Rosario e di San Cirillo mentre sono riavviate verso la conclusione della loro processione, al termine dello spettacolo pirotecnico (foto n. 9);
- il manifesto della festa (foto n. 10).

Si ringraziano i membri della Confraternita di San Rocco per le informazioni fornite.

 
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