A Carpino, comune dell’entroterra del Gargano settentrionale, i festeggiamenti in onore del suo compatrono San Rocco, pellegrino e taumaturgo francese vissuto nel XIV secolo nonché Dottore della Chiesa, hanno raggiunto il loro culmine con una suggestiva processione per le sue vie principali che si è svolta nella tarda mattinata del 16 agosto 2013, come avviene ogni anno secondo una tradizione secolare.

Nella Chiesa di San Cirillo d’Alessandria, che si affaccia panoramicamente sulla centralissima ed animata Piazza del Popolo, le statue lignee settecentesche di San Rocco, opera di Scuola Napoletana, e di San Giuseppe, realizzata da un artista carpinese, erano già state intronizzate all’inizio della novena rispettivamente a destra ed a sinistra dell’altare maggiore. La statua di San Rocco è normalmente custodita nella nicchia del secondo altare della parete sinistra della chiesa mentre quella di San Giuseppe fa parte di uno scenografico altare barocco che conclude la navata di destra, aggiunta però nei primi decenni del XX secolo.

Al termine della S. Messa solenne celebrata nella medesima chiesa a partire dalle ore 10:30 del 16 agosto dal parroco don Celestino Iervolino, le statue dei due santi sono state condotte dinanzi al portale principale e posizionate sul pianerottolo che conclude le rampe di scale che collegano la chiesa alla Piazza del Popolo, dove è stata accesa una batteria pirotecnica. Dopodiché le due statue sono state caricate su altrettanti carrelli da trainare a mano che sono stati preventivamente ricoperti da coperte ricamate rosse. In Piazza del Popolo si è dunque formato un corteo processionale che si è diretto innanzitutto verso la Chiesa Madre di S. Nicola di Mira nel quale, dietro a due file laterali di donne munite di fiaccole, ha sfilato per prima la statua che ritrae San Giuseppe, molto venerato dai carpinesi, che, benché sia festeggiato il 19 marzo, viene condotto in questa processione come sposo della Beata Vergine Maria di cui si è festeggiata la solennità dell’Assunzione il giorno precedente, a ferragosto. Tra la statua di S. Giuseppe e quella di San Rocco hanno sfilato: il “Complesso Bandistico Giovanni Ronghi Città di Carpino”; i membri della Confraternita di San Rocco, bambini ed adulti, col tipico abito rosso, la mozzetta rossa bordata di verde ed il relativo gonfalone; il parroco.

La statua di San Rocco, ritratto nelle vesti di un pellegrino con l’espressione del volto sofferente che ricorda molto quella di Cristo sulla Croce, è stata per l’occasione adornata con numerose e preziose collane intorno al collo, offerte dai suoi numerosi devoti carpinesi e di altri comuni garganici, come riconoscenza per aver salvato in più occasioni questo territorio da pestilenze, malattie e calamità naturali. Costoro hanno anche fatto pervenire le proprie banconote in euro che, secondo una tradizione risalente agli inizi del Novecento, sono state fissate ad una corda ad hoc che pendeva dal bastone del santo man mano che la processione proseguiva. Altre banconote sono state fissate alla corda pendente dal bastone fiorito della statua di San Giuseppe. Sul lato anteriore del basamento ligneo della statua di San Rocco, intagliato e dorato, al di sopra del triangolo con l’occhio che simboleggia la Trinità, è riportata la scritta in latino che recita “Eris in peste patronus” (trad. “Sarai patrono durante la peste”), proprio a testimonianza di questo ruolo che la popolazione locale gli ha attribuito dal momento che già quando era in vita, durante i suoi pellegrinaggi, aveva assistito e liberato numerose persone da questo terribile morbo. Alla statua di San Rocco hanno fatto seguito il gonfalone del Comune di Carpino, il sindaco Rocco Manzo, le autorità locali, l’”Associazione Corpo Musicale Carpinese” ed infine centinaia di fedeli.

Una volta giunti dinanzi alla seicentesca Chiesa Madre di S. Nicola di Mira, e dopo l’accensione di una piccola batteria pirotecnica, dalla medesima è stata condotta all’esterno la scenografica statua lignea settecentesca di Maria SS. Assunta, anch’essa di Scuola Napoletana, che è stata caricata su un analogo carrello, ricoperto da una coperta ricamata celeste, per sfilare in processione dietro al “Corpo Bandistico Carpinese” ed al parroco e davanti alle centinaia di fedeli che hanno concluso il corteo che ha così ultimato la sua composizione ed ha seguito l’itinerario stabilito raggiungendo dapprima il Carminale, da dove poi è ridisceso in Piazza del Popolo ed ha proseguito per Via Mazzini, Via Matteotti, Via Padre Pio da Pietrelcina e Via Roma per ritornare infine nella suddetta piazza. Qui, a conclusione della processione, è stata accesa un’ultima batteria pirotecnica, offerta da devoti carpinesi come tutte le altre accese lungo il percorso processionale.

Il presente fotoreportage è integrato dalle sottostanti dieci immagini che ritraggono:
le statue di San Giuseppe e di San Rocco nel momento in cui sono state posizionate sul pianerottolo antistante al portale d’ingresso della Chiesa di San Cirillo d’Alessandria, al termine della S. Messa ivi celebrata, per poter assistere all’accensione della batteria nella sottostante Piazza del Popolo prima di essere condotte in processione verso la Chiesa Madre di S. Nicola di Mira (foto n. 1);
l’accensione della suddetta batteria di Piazza del Popolo dinanzi alla Chiesa di San Cirillo d’Alessandria (foto n. 2);
un particolare della settecentesca statua lignea di San Giuseppe, Sposo della Vergine Maria, realizzata da un artista carpinese (foto n. 3);
la pregevole ed espressiva statua lignea settecentesca di San Rocco, opera di Scuola Napoletana, notevolmente adornata da preziose collane intorno al collo e da banconote fissate lungo una corda, segni tangibili della notevole devozione verso questo santo da parte dei fedeli carpinesi e del Gargano (foto n. 4);
la Confraternita di San Rocco col suo gonfalone nel momento in cui raggiunge la Chiesa Madre di S. Nicola di Mira (foto n. 5);
la statua di San Rocco mentre raggiunge la medesima chiesa ed è preceduta dal parroco don Celestino Iervolino e seguita dal gonfalone del Comune di Carpino, dalle autorità locali, dal “Corpo Bandistico Carpinese” e dai fedeli (foto n. 6);
la statua lignea settecentesca di Maria SS. Assunta, anch’essa di Scuola Napoletana, mentre viene condotta fuori dalla Chiesa Madre di S. Nicola di Mira per prendere parte alla processione (foto n. 7);
la statua di San Giuseppe mentre, durante la processione, lascia Via Mazzini per svoltare in Via Matteotti (foto n.8);
la statua di San Rocco in processione mentre sosta in Via Matteotti ed è spalleggiata dal gonfalone del Comune di Carpino e dalle autorità locali (foto n. 9);
la scenografica statua di Maria SS. Assunta mentre, durante la processione, svolta in Via Matteotti ed è preceduta dal parroco don Celestino Iervolino (foto n. 10).

Si ringraziano i membri della Confraternita di San Rocco per le informazioni fornite.

 
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