Nel quadro degli interventi di riqualificazione di Piazza delle Carceri, il comune di Prato intende approfondire le analisi archeologiche che negli anni ’70 avevano portato alla luce alcuni tratti di murature riferite al Palazzo degli Alberti e alla seconda cerchia muraria della città.

Le indagini hanno lo scopo di approfondire le ricerche grazie all’apertura di nuove aree di scavo e all’ampliamento di quelle vecchie. In questi luoghi infatti sorgevano alcuni degli edifici più importanti del primo insediamento della città (XI – XII secolo) e per scoprire che aspetto aveva Prato in epoca medievale gli esperti hanno organizzato un programma di ricerca articolato in tre fasi.
Per individuare le aree in cui si trovano con maggiore probabilità vuoti e strutture murarie antiche i tecnici hanno iniziato eseguendo prospezioni georadar per la mappatura di tutta la piazza. In seguito il programma prevede una serie di aperture e sondaggi mirati per esaminare le “anomalie” registrate. Successivamente, se alcune di queste analisi si saranno dimostrate di particolare interesse storico ed archeologico, si procederà all’ampliamento dello scavo in estensione e profondità per consentire ulteriori accertamenti.

Il citato programma di archeologia urbana vede la partecipazione dell’Università di Firenze in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana e la Soprintendenza per i Beni Architettonici di Firenze, Pistoia e Prato.

 
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Commenti (1)


  1. In tante nostre città ci sono dei veri “tesori” nascosti – Bele ed interessante reportage

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