Il Museo Diocesano del settecentesco Palazzo Vescovile di Lucera è stato interessato da un’apertura straordinaria ai visitatori nella serata di sabato 12 maggio.

Ciò è avvenuto a causa della cerimonia di inaugurazione dell’Ultima Cena dipinta nel 1988 dal pittore lucerino Enzo Vecchiarino. Tale dipinto sacro, vivacemente colorato ed estremamente curato nei dettagli, è stato opportunamente presentato e commentato ai visitatori dall’arch. Antonio Vecchiarino, fratello dell’artista, e resterà in esposizione all’interno del salone di rappresentanza del museo fino a domenica 20 maggio.

All’evento culturale, che ha avuto inizio intorno alle ore 21, hanno partecipato la famiglia dell’autore, il vescovo della Diocesi di Lucera-Troia, monsignor Domenico Cornacchia, il direttore del museo, mons. Luigi Tommasone, ed i membri dell’associazione culturale “Terzo Millennio”, la quale ha curato il servizio guide per i visitatori presenti. Al termine di questa cerimonia il Museo Diocesano è rimasto aperto ai visitatori sino a mezzanotte.

Il Museo Diocesano di Lucera, fondato nel 1999 al tempo dell’allora vescovo diocesano mons. Francesco Zerrillo, è stato allestito negli ambienti dello storico appartamento dei vescovi lucerini ed è curato dall’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici. Le aperture ai visitatori e le visite guidate agli ambienti e al patrimonio artistico del museo sono garantite dai volontari della suddetta associazione culturale “Terzo Millennio”.

Al museo si accede varcando l’ingresso principale del settecentesco e barocco Palazzo Vescovile, sito in Piazza del Duomo 13, proprio di fronte alla trecentesca e gotica Cattedrale di Santa Maria Assunta. Il suddetto ingresso immette nel cortile che è suddiviso in due ordini e presenta una pianta rettangolare con il lato frontale curvilineo e due scalinate laterali e simmetriche di cui quella a destra dà accesso al museo.

Le sale del museo presentano pregevoli arredi che vanno dal Settecento al Novecento. L’insieme delle opere artistiche e liturgiche custodite comprende la maggior parte del Tesoro dell’Archivio Capitolare del Duomo lucerino, quelle provenienti dalle chiese e dai luoghi d’arte della diocesi lucerina, nonché i diversi paramenti sacri, i preziosi reliquiari e le suppellettili ad uso liturgico, finemente lavorate.

Tra più importanti tesori dell’Archivio Capitolare della Cattedrale di Lucera che si conservano in questo museo occorre ricordare: un prezioso reliquiario a pisside duecentesco realizzato da un artista arabo-siculo; i paramenti sacri trecenteschi indossati dal beato Agostino Kazotic durante il suo episcopato a Lucera; la trecentesca coperta di evangeliario in lamine d’argento dorato, finemente lavorata a sbalzo da orafi sulmonesi; l’armadio-cappella settecentesco con altare finemente intagliato e dorato, appartenuto al vescovo mons. Alfonso Maria Freda e tuttora ospitato nella cappella privata dei vescovi lucerini, che oggi è parte integrante del museo in esame.

Tra le sculture sacre esposte nelle sale museali sono degne di nota la Madonna del Melograno, realizzata nel XIV secolo in pietra colorata, e la coeva Madonna della Stella, facente parte del trittico di un cenotafio successivamente smembrato. Le opere pittoriche più significative sono quelle rinascimentali, entrambe cinquecentesche, che ritraggono rispettivamente: la Madonna delle Grazie tra i Santi Giovanni Battista e Francesco d’Assisi (opera di Carlo Tolentino); e la Madonna della Pietà (dipinta da Francesco da Torremaggiore). La prima si trova nel salone di rappresentanza dello storico appartamento vescovile, oggi musealizzato, mentre la seconda è ospitata nell’attigua sala insieme alle suppellettili liturgiche finemente lavorate tra il Settecento ed il Novecento.

Inoltre, nelle prime due sale museali a partire dall’ingresso, sono tra l’altro ospitati i ritratti dei vescovi (i più antichi sono settecenteschi e si devono a mons. Alfonso Maria Freda) ed i loro relativi stemmi dipinti nelle parti alte delle pareti. I ritratti dei vescovi lucerini costituiscono l’essenza della Pinacoteca vescovile e sono presenti anche nelle altre sale del museo.

Il Museo Diocesano del Palazzo Vescovile di Lucera, sito in Piazza del Duomo n. 13, è normalmente aperto al pubblico nei giorni di lunedì, mercoledì, sabato e domenica dalle ore 10:00 alle ore 12:30. Le aperture serali hanno invece luogo nella prima domenica di ogni mese.
Per info e prenotazioni: tel 088/152.08.82, cell. 338/709.71.39, e-mail: museodiocesanolucera@yahoo.it,

Il presente fotoreportage è corredato dalle sottostanti dieci immagini ritraenti:
■ la sala d’ingresso del Museo Diocesano (foto n. 1);
■ la seconda sala del museo con gli stemmi vescovili ancora vuoti in quanto destinati a quelli futuri (foto n. 2);
■ i reliquiari ospitati nell’ambiente raggiungibile dalla seconda sala (foto n. 3);
■ il salone che dà accesso alla cappella privata dei vescovi (foto n. 4);
■ la medesima cappella (foto n. 5);
■ l’armadio-cappella settecentesco con altare, appartenuto al vescovo mons. Alfonso Maria Freda (foto n. 6);
■ l’alcova del vescovo (foto n. 7);
■ il salone di rappresentanza con il cinquecentesco dipinto della Madonna delle Grazie tra i Santi Giovanni Battista e Francesco d’Assisi (opera di Carlo Tolentino), e che attualmente ospita l’Ultima Cena di Enzo Vecchiarino (foto n. 8);
■ la sala che contiene le suppellettili sacre in argento (secc. XVIII-XIX-XX) ed il dipinto della Madonna della Pietà, eseguito nel XVI secolo da Francesco da Torremaggiore (foto n. 9);
■ il cortile barocco del Palazzo Vescovile (foto n. 10).

 
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