La cascina Cambonino vecchio è situata nella periferia nord-ovest di Cremona, è stata acquistata dal Comune nel 1976 ed è sede del Museo della Civiltà Contadina dal 1978.

E’ un classico esempio di cascina “a corte chiusa” con tutti i suoi fabbricati rivolti all’interno.

La complessa articolazione storica e strutturale della cascina Cambonino Vecchio è un buon modello per spiegare, sia al visitatore forestiero che al giovane locale, i quali poco o nulla conoscono della tradizione agricola cremonese, le ragioni culturali ed economiche che nelle diverse epoche hanno influito sulla modificazione degli edifici di un tipico insediamento rurale, sino ad ottenere l’assetto attuale, proprio nei decenni a noi più prossimi; nel corso di questi ultimi sono venuti meno i motivi sociali ed organizzativi dell’esistenza di questo tipo di complesso aziendale, oggi quasi generalmente abbandonato in conseguenza del radicale processo di trasformazione avvenuto, dagli anni 50, nell’esercizio dell’attività agricola.

1-2) L’aia ed i rustici: L’aia veniva ubicata esattamente al centro della corte, oltre il limite raggiunto in ogni stagione dall’ombra dei fabbricati circostanti in modo da essere sempre soleggiata. E’ leggermente bombata e con un gioco di sapienti pendenze l’acqua piovana viene fatta defluire nel cataletto di scolo che la circonda e che scarica l’acqua all’esterno della cascina nei fossi esistenti.

3-4) L’antica stalla delle vacche: Ha sei campate con volte a padiglione sostenute da archi a tutto sesto e da cinque colonne centrali in calcare di Botticino e granito del Bruffone. Il pavimento è in mattoni di cotto posati di piatto, sulle lettiere originali sino state ricostruite le mangiatoie con base in cotto e le rastrelliere in legno provenienti da due stalle demolite nel territorio della provincia.

5-6) La nuova stalla delle vacche: L’edificazione della nuova stalla segna l’avvio dell’allevamento intensivo a fini economici delle vacche vaccine nel momento in cui nella Lombardia post-unitaria stanno sorgendo i primi caseifici cooperativi ed industriali. Sotto le sette campate potevano essere allevate almeno 70 vacche in stabulazione fissa, legate alle rastrelliere metalliche delle mangiatoie.

7) La stalla nuova dei cavalli: L’ingresso della stalla è costituito da una porta sufficiente per il passaggio di un solo cavallo alla volta dei sette cavalli che vi potevano essere ricoverati. Nella stagione calda la porta poteva essere tenuta aperta ed il libero passaggio dei cavalli veniva bloccato da un paletto infilato fra due anelli murati ai lati.

8) L’officina per i lavori di riparazione e manutenzione, sullo sfondo una piegatrice per lamiere.

9-10) La lavanderia (bugadèera): E’ il locale dove venivano lavati i panni da tutte le famiglie della cascina. All’intero due fornelli in muratura nei quali si ponevano le caldaie metalliche per la bollitura dell’acqua.

 
© Riproduzione Riservata
 
 

Nessun commento

Lascia un Commento