Sant’Anna nella devozione volturinese
Il 26 luglio 2019, solennità di Sant’Anna e San Gioacchino, genitori della Beata Vergine Maria, a Volturino, piccolo centro dei Monti Dauni settentrionali affacciato panoramicamente sul Tavoliere e sul Gargano, si è rinnovata l’usanza di allestire altari votivi in onore della santa, ben 7 in altrettanti punti del paese, per ringraziarla dello scampato pericolo del terremoto del 26 luglio 1805, che qui non fece né vittime né gravi danni. Tutti i detti altari, nel corso del pomeriggio, sono stati addobbati volontariamente da donne devote del posto con coperte multicolori e bianche lenzuola ricamate alle pareti di appoggio, ed anche con tappeti sul pavimento. Al centro di ciascuna composizione è stato collocato, in funzione di altare, un tavolo ricoperto da tovaglie ricamate a mano ed apparecchiato con oggetti sacri con al centro un quadro avente un’immagine di Sant’Anna insieme con la Madonna Bambina, sua figlia.
In serata gruppi di fedeli del paese dauno si sono radunati davanti agli altari votivi di propria pertinenza, sedendosi su proprie sedie disposte a cerchio, ed hanno recitato il Santo Rosario cantandolo secondo una commovente melodia tipicamente locale, come avveniva già nel Settecento e, ancor di più, dopo il suddetto terremoto. Gli stessi devoti hanno anche intonato a Sant’Anna un canto popolare in vernacolo che narra la vicenda di un miracolo della santa, avvenuto presso la città di Napoli, in favore di tre sorelle povere che non potevano pagare l’affitto di casa al proprio padrone, finendo per indebitarsi. Inoltre tutti gli altari votivi di Sant’Anna stati visitati da parroco del paese, don Antonio De Stefano, che ha recitato le formule rituali di questa solennità religiosa, si è trattenuto in preghiera insieme ai fedeli riuniti e li ha benedetti.
Nella Chiesa Badiale di Santa Maria Assunta, l’unica parrocchiale del paese, sono state celebrate le Sante Messe al mattino e nel pomeriggio e la venerata statua di Sant’Anna con la Madonna Bambina ha troneggiato a destra dell’altare maggiore. Nella stessa chiesa, in passato, vi era un altare dedicato alla stessa santa, patrona delle partorienti, sul quale troneggiava una tela che la ritraeva e che era curato dal popolo, come si evince dall’inventario stilato dall’abate de Camilli nel 1684.
Il presente fotoreportage è illustrato dalle sottostanti sei immagini aventi per oggetto:
l’altare votivo allestito in Via del Muraglione di Sotto (foto n. 1);
l’altare votivo allestito in Piazza Umberto I, di fronte alla Chiesa Badiale di Santa Maria Assunta (foto n. 2);
l’altare votivo allestito in Via San Domenico (foto n. 3);
l’altare votivo allestito in Via IV Novembre (foto n. 4);
un particolare del gruppo statuario di Sant’Anna e della Madonna Bambina, venerato nella suddetta Chiesa Badiale (foto n. 5);
il testo del canto popolare in vernacolo facente riferimento al miracolo di Sant’Anna in favore di tre sorelle povere presso la città di Napoli (foto n. 6).
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