In occasione della 27ª edizione delle Giornate di Primavera del F.A.I., sabato 23 e domenica 24 marzo 2019 è stato aperto ai visitatori il complesso di Torre Alemanna, situato a Borgo Libertà, frazione di Cerignola (FG), da cui dista 18 Km, lungo la SP 95 per Candela. Ad organizzare l’evento hanno provveduto la delegazione foggiana dello stesso Fondo ambiente, d’intesa con la società cooperativa Frequenze, ente che gestisce la struttura monumentale in esame, e con il Comune di Cerignola.

Torre Alemanna ha costituito, tra il XIII ed il XV secolo, uno dei più importanti insediamenti fortificati dell’Ordine dei Cavalieri Teutonici, che ricevettero in dono dall’imperatore svevo Federico II i terreni su cui lo edificarono e ne fecero di esso una prospera attività agricola e zootecnica al servizio del baliato pugliese dell’ordine, dedito soprattutto ad assistere i pellegrini diretti in Terra Santa. Nel 1483, per decisione di papa Sisto IV, il complesso passò ad essere amministrato da cardinali commendatari che lo gestirono tramite i loro procuratori i quali provvidero ad integrarlo, restaurarlo ed ampliarlo con nuovi e differenti corpi di fabbrica, in primis il Palazzo dell’Abate e dunque altre strutture destinate a stalle e servizi. Dopo essere stato venduto come bene demaniale nel 1865, il complesso monumentale fu ulteriormente ristrutturato senza alterare l’aspetto sino ad allora delineatosi. Mentre a partire dal 1951 vengono sacrificate alcune sue architetture, lungo il lato occidentale e parte di quello settentrionale, a causa della fondazione e della realizzazione della borgata denomintata Borgo Libertà da parte dell’Ente per lo Sviluppo e la Trasformazione Fondiaria di Puglia e Lucania. Inoltre nella parte più alta della torre furono collocate alcune cisterne d’acqua per l’approvvigionamento idrico della medesima borgata. Esse gravarono sulle strutture murarie dell’edificio generando delle lesioni che ne minarono la stabilità. Soltanto nel 1983 le parti superstiti del complesso di Torre Alemanna, già da molto tempo soggetto ad incuria, furono sottoposte a tutela da parte della Soprintendenza dei Beni A.A.A.S. di Puglia e quattro anni dopo hanno avuto inizio i lunghi ed articolati lavori di restauro e recupero, intrapresi dal Comune di Cerignola e terminati al 2008.

L’architettura più antica e dominante del complesso è la torre, eretta dai Cavalieri teutonici tra il XIII ed il XIV secolo. Ha pianta quadrata di 10 metri per lato, si eleva per 24 metri e si articola verticalmente in quattro livelli. Fu costruita sul coro di una preesistente chiesa di cui si conservano le fondazioni dell’abside e, sotto un ambiente contiguo alla torre medesima, di parte dei muri perimetrali del corpo longitudinale nonché alcune tombe scavate nella roccia. Il vano inferiore e terreno della torre, voltato a crociera con costoloni, presenta agli angoli quattro colonne con capitelli a crochet di gusto cistercense e sulle pareti tra esse comprese custodisce gli avanzi di affreschi tardoduecenteschi che raffigurano episodi della vita di Gesù, il Lignum Vitae, sante e vescovi all’interno di clipei che si intrecciano su finti velari. Inoltre i dipinti recano incisi su se stessi dei graffiti in lingua germanica. I tre livelli superiori, con funzione di avvistamento, sono separati da due impalcati lignei ricostruiti nel corso degli ultimi lavori di restauro e collegati tra loro da una scalinata lignea.

Attualmente nel Palazzo dell’Abate, collegato alla torre con un suggestivo passaggio aereo del XVIII secolo scavalcante il cortile, ha sede del Museo della ceramica prodotta in loco a partire dalla metà del XV secolo, i cui prodotti sono graffiti e smaltati (con colori prevalenti verde, ocra, giallo). Alcuni di essi sono inoltre contrassegnati con una lettera T inscritta in una circonferenza, divenuta logo del museo stesso. Le ceramiche e gli altri reperti del complesso sinora rinvenuti sono esposti nelle cinque sale del piano nobile, coperte con tettoia a capriate lignee, di cui la principale presenta un suggestivo camino cinquecentesco scolpito in pietra quando era cardinale commendatario Niccolò Caetani da Sermoneta.

Il presente fotoreportage è illustrato dalle sottostanti sei immagini aventi per oggetto:
il complesso di Torre Alemanna visto da nordovest (foto n. 1);
la Torre teutonica ed il collegamento aereo settecentesco che la unisce al Palazzo dell’Abate (foto n. 2);
un pannello illustrativo con la sezione-prospetto della medesima torre (foto n. 3);
l’interno del suddetto collegamento aereo settecentesco (foto n. 4);
una sala del piano nobile del Palazzo dell’abate, adibito a Museo della ceramica prodotta in situ (foto n. 5);
due piatti ceramici di produzione locale del XV-XVI sec. uno dei quali reca una “T” inscritta in una circonferenza, simbolo dell’allora attività manifatturiera del posto (foto n. 6).

 
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