A Cerignola, centro principale del Basso Tavoliere, ha avuto luogo nei giorni 20, 21 e 22 ottobre 2017, la prima edizione della manifestazione “La più Bella sei tu”, un vero e proprio omaggio di questa città dauna alla “sua” celebre, voluminosa e gustosa oliva da tavola denominata, non a caso, la “Bella di Cerignola”.

Questo primo Festival Nazionale dell’oliva da tavola è stato promosso dal Comune di Cerignola e realizzato in collaborazione con l’associazione “Di terra di mare”, “Red Hot” (impresa creativa), “Adventa”, “ItaliaLab, “Cerignola Produce” (agenzia comunale per lo Sviluppo del Territorio) e “L’Agorà”, ed inoltre con la partecipazione del “Consorzio di tutela oliva da mensa Dop La Bella della Daunia – Varietà Bella di Cerignola”, e con il patrocinio della Regione Puglia e di “Symbola”.

In Piazza Giacomo Matteotti, avente per sfondo l’ottocentesco Teatro Mercadante, è stato allestito per l’occasione un autentico Mercatino dell’oliva, costituito da diverse casette di legno ospitanti produttori e venditori dell’oliva da tavola cerignolana e dei suoi derivati. Altre casette, ospitanti produttori e prodotti sia dell’enogastronomia sia dell’artigianato locale, hanno trovato sistemazione lungo l’ampia ed alberata Via Roosevelt, a pochi metri dalla suddetta piazza.

Oltre ai convegni ed ai laboratori gastronomici su tale varietà di oliva da tavola, ed agli annessi spettacoli svoltisi nei suddetti tre giorni, tale manifestazione è stata anche caratterizzata dalla mostra documentaria, fotografica ed artistica, intitolata “…cinta d’uliva donna m’apparve…” (parte di frase tratta dalla Divina Commedia, Purgatorio, canto XXX, versi 28-33). Tale esposizione è stata curata da Giovanni Rinaldi ed allestita presso le ex Officine Fornari (ora sede del Polo Museale cerignolano), edificio prospiciente sul Piano delle Fosse, un’enorme distesa di fosse adibite alla conservazione del grano che si estende nell’attuale centro cittadino.

Di forma ellissoidale e di notevoli consistenza di polpa e gustosità, la “Bella di Cerignola”, è un’oliva da tavola di colore verde oppure nero che ha anche un’ottima resistenza alla conservazione ed alle manipolazioni. La zona di produzione è delimitata da un apposito disciplinare. Nel 2000 ha ottenuto il marchio D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) dall’Unione Europea, mentre nel 2002 si è costituito il consorzio che la tutela. Coltivata ab immemorabili nel vastissimo agro cerignolano, la “Bella” è considerata una propria specie autoctona. Andando indietro nel tempo, le olive di tale varietà, opportunamente conciate e collocate in grossi barili di legno (detti “vascidd”) o in piccoli recipienti lignei (detti ” cugnett”), venivano esportate persino nel continente americano già sul finire del XIX secolo, oltre che nel resto d’Italia e d’Europa, mentre a partire dagli anni Trenta del Novecento le stesse olive divennero oggetto di studio, da parte di diverse università ed istituzioni culturali d’Italia, insieme ai rispettivi metodi di coltivazione e conservazione, propri dell’antica tradizione contadina cerignolana.

Il presente fotoreportage si correda delle sottostanti sei immagini aventi per oggetto:
una cassetta ricolma di olive verdi della varietà “Bella di Cerignola”, oggetto della manifestazione (foto n. 1);
olive verdi e nere della stessa cultivar esposte al naturale, su una rete utilizzata per la raccolta, insieme ad altre trattate e confezionate in barattoli di vetro (foto n. 2);
Piazza Matteotti con le casette del Mercatino dell’oliva, ospitanti i produttori e venditori del celebre prodotto agrario cerignolano e dei suoi derivati (foto n. 3);
alcune immagini facenti parte della mostra documentaria “…cinta d’uliva donna m’apparve…”, allestita nel complesso museale prospiciente sul Piano delle Fosse (foto n. 4-5);
il manifesto dell’evento (foto n. 6).

 
© Riproduzione Riservata
 

Nessun commento

Lascia un Commento