Sono tornato a Castelluccio di Norcia dopo il 2 maggio quando, per un servizio di protezione civile, ho scortato gli agricoltori per la semina delle rinomate lenticchie.

Sabato 15 luglio ero insieme al personale della FIE umbra, Federazione Italiana Escursionismo, che con la società sportiva Montura ha organizzato per domenica 16 luglio l’Evento escursionistico “Pro Castelluccio” con oltre trecento partecipanti da tutta Italia.
Superato il valico che scopre Pian Grande, sperando ancora in una tenue fioritura, ho avuto un tonfo al cuore. Sarà stato il cielo parzialmente coperto ma l’effetto non è stato affatto piacevole. Nessun colore dava vita alla grande pianura, come ai vecchi tempi quando sbocciavano genzianelle, violette, narcisi e papaveri insieme alle piantine di lenticchie. Avevo letto molti commenti sulla mancata fioritura causata dalla prolungata siccità di questo periodo, ma in cuor mio, speravo in un piccolo miracolo.

Giunto fino all’abitato semidistrutto e transennato come “zona rossa”, il piazzale antistante ha incominciato a rivivere con i venditori ambulanti che espongono i loro prodotti, come anche la presenza di una tensostruttura per un ristoro caldo.
Mi ricordavo che gli agricoltori a maggio avevano arato per ultimo Pian Perduto e così, scendendo lungo la strada che porta a Visso, ho scoperto un tenue colore blu dei fiordaliso che mi ha rincuorato. Non tutto era perduto e un insolito e piacevole panorama di Castelluccio, ha colmato la mia delusione. Tornerò ancora per veder rinascere il borgo, speriamo in tempi brevi.

 
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