Autore: licinia (licinia bonetta)


  1. Non si preoccupi, signora Licina, non è certo lei la persona che meriterebbe una querela per tutto il fango riversato sui progettisti in questi mesi in cui i nostrani gabibbi cercano i “colpevoli” con la smania di fargliela pagare.


  2. L’intento di Licinia nella scrittura di questo articolo ben si evince da questo passo:
    “La sottoscritta non ha voluto con l’articolo “Inaugurato il Ponte Curto” ledere in qualche modo le capacità professionali dei progettisti, ma semplicemente riportare un fatto di cronaca cittadina, assieme al disappunto rilevato sulla non immediata praticabilità della passerella, senza peraltro formulare accuse di alcun genere!”

    Siccome ristabilire una verità dei fatti è cosa buona e giusta, è altrettanto importante motivare perché tra i cittadini di Trieste tale passerella è conosciuta ai più con l’appellativo “Ponte Curto”. :-)

    Riformulo la frase segnalata dall’utente Morenos togliendole ogni possibile valenza di “affermazione di un fatto”, ma mantenendo intatta la sua funzione di “spiegazione di un fatto”.


  3. Complimenti Licinia per il tuo fotoreportage. L’ho trovato molto interessante, e sono andata a vedere i video presenti in rete… effettivamente il nome “ponte corto” ci sta :mrgreen:

    Poi ho trovato questo l’articolo, dove il sindaco di Trieste spiega che il ponte ha la lunghezza giusta:
    http://bora.la/2013/01/16/cosolini-il-nuovo-ponte-pedonale-di-ponterosso-non-e-corto/
    Trovo particolarmente interessanti sotto l’articolo alcuni commenti dei cittadini triestini…
    anche se in dialetto, si capiscono…
    “ga ragion el sindaco. mo xe il.ponte curto ma xe el canal tropo largo” :mrgreen:


  4. Se assume pedissequamente come sua fonte giornalistica “Il Piccolo”, giornale locale di Trieste, dovrebbe corretamente riportare anche altre notizie pubblicate e non solo quelle che le fanno comodo per marcare il suo punto di vista. Nello specifico solo una parte della cittadinanza è scontenta (vedi sondaggio di gradimento ed uso quotidiano che la cittadinanza fa della passerella). Egualmente, per quanto riguarda il costo, ricordando che la passerella non è un intervento fine a se stesso ma è un tassello fondamentale di un progetto di rideterminazione della mobilità ciclopedonale a scala urbana, il finanziamento ministariale non poteva essere destinato ad altre opere perchè finalizzato appunto ad un progetto specifico; i soldi o venivano spesi o tornavano al Ministero.


  5. Non si chide alcuna cancellazione dell’articolo che racconta la vicenda dal suo punto di vista, bensì si chiede la rettifica della frase: “derivante da un errore rilevato al momento della posa in opera dello stesso”. Tale frase riferisce un fatto non veritiero che lei ha aquisito leggendo il giornale locale.
    Affermare che il ponte è corto significa insinuare che un professionista non è capace di fare il proprio lavoro; significa diffamarlo. Lo si puo affermare se si hanno prove oggettive dell’errore e non semplici righe di giornale scritte per vendere qualche copia in più. La sfido a dimostrare che la sua affermazione sia vera ad esempio esibendo i disegni esecutivi del ponte. Tutto il resto, chiacchere, battute simpatiche, nome e zingarate sono sicuramente l’aspetto più divertente della vicenda.


  6. L’affermazione “derivante da un errore rilevato al momento della posa in opera dello stesso” è falsa e si basa esclusivamente su una notizia di stampa locale che non ha ovviamente trovato riscontro, visto che la passerella è operativa. Vi invito a rettificare prontamente questa informazione lesiva delle capacità professionali dei progettisti.
    Saluti.


  7. Nella pace è bello sapere di questi incontri in un unico corteo – belle foto