La rosa dell'ASD Palazzolo 2011-12

L’ASD Palazzolo partecipa al campionato nazionale 2011-2012 di calcio di serie D girone I.
Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Giuseppe Florio, vice presidente della società di Palazzolo Acreide, comune in provincia di Siracusa.

Dopo dieci partite siete terzi con 17 punti. Quali sono gli obiettivi stagionali?
L’obiettivo già dichiarato più volte è di raggiungere i punti salvezza prima possibile. Poi ci godremo questo traguardo con la speranza di continuare a fare bene senza obiettivi dichiarati.

Giuseppe Florio

Quali sono gli atleti di punta della rosa?
Abbiamo dei giovani molto interessanti come Nassi, Mondello, Piluso, Arena che non hanno nulla da invidiare a gente che milita in categorie anche superiori. Per loro fortuna sono nel Palazzolo che purtroppo milita in serie D. Ma credo che possano ambire a qualcosa di più. Accanto a questi giovani promettenti c’è gente del calibro di Bonarrigo, Contino, Panatteri, Alderuccio e Berti che conoscono molto bene questa categoria.

Un suo pronostico sulle squadre che lotteranno per la promozione in Lega Pro e su quelle che rischiano di retrocedere.
Per la retrocessione credo sia un po’ presto per esprimersi. Le squadre che stanno dietro, a parte la Nissa che secondo me senza rinforzi troverà grandi difficoltà a risalire la china, hanno ancora tempo per recuperare. Per la testa della classifica sono partiti con l’obiettivo dichiarato di vincere Messina, Cosenza, Hinterreggio e Battipagliese. Ma ci sono anche le sorprese come Adrano e Acri che stanno facendo molto bene. Per cui è molto difficile indovinare oggi chi può ambire alla vittoria finale.

La formula iniziale del campionato non prevedeva la disputa dei play off, questo avrebbe “addormentato” il campionato, falsandolo?
Decisamente sì.

Gerlando Contino

Qual è, a suo giudizio, la mission del campionato di Serie D nel movimento calcistico italiano?
Il tutto andrebbe riorganizzato un po’ meglio perché se da un lato si cerca di valorizzare i giovani obbligando le società a mettere in campo quattro juniores fra 93′, 92′, 91′, dall’altro facciamo diventare “vecchi” i giovani a vent’anni che non trovano spazio nelle categorie dilettantistiche.

Com’è radicato l’interesse per l’AC Palazzolo nella comunità locale?
Una nota poco bella perché le nostre aspettative erano di avere molto più pubblico presente allo stadio e suscitare più interesse intorno alla squadra. Interesse che sembra esserci a parole ma nei fatti non vediamo più di tre-quattrocento persone allo Stadio ogni domenica. Questo è per noi motivo di rammarico perché avremmo gradito che la partecipazione della città fosse di gran lunga superiore. Lo “Scrofani Salustro” accoglierebbe senza problemi 800-1000 persone. Numeri che raramente abbiamo visto.

C’è competizione con le altre società sportive?
No. Palazzolo è un piccolo centro di poco più di novemila abitanti. Le società sportive esistenti nelle diverse discipline sportive non si tolgono interesse a vicenda. Anzi.

Bonarrigo in azione

Come giudica la copertura mediatica del vostro campionato e della sua squadra?
Non sono soddisfattissimo perché mi piacerebbe trovare tutti i giorni articoli soprattutto nei giornali locali. Il calcio a Palazzolo è una realtà che meriterebbe più spazio.

La crisi economica condiziona i programmi di una società di calcio di serie D?
Ovviamente sì.

Siete protagonisti anche di iniziative sociali?
Molto spesso. Quest’anno per esempio abbiamo già donato i proventi dell’incasso del derby di Coppa Italia contro il Noto alle due case famiglia “Padre Monti” e “Villa Enrica” di Palazzolo.

 
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