Il “Centro di Ricerca” del Polo Nautico. Chi l’ha visto?
Nel marzo del 2006 la Regione Campania e la TESS stipulano una convenzione per la...
Vicenzo Sica, ex City Manager del comune oplontino, ci racconta l’iter e le sorti di un altro progetto sul quale è calato il silenzio. L’ennesimo che avrebbe ridato decoro all’intera fascia di costa, quella di Rovigliano, ormai ridotta ad un “immondezzaio” pubblico nonostante le numerose proteste dei residenti.
Il Consiglio Comunale di Torre Annunziata, con deliberazione n. 97 del 29.12.1997, approva il documento programmatico di politica urbanistica, riportando gli indirizzi e gli obiettivi strategici, per lo sviluppo organico del territorio.
Il 7.4.1998 si sottoscrive il Contratto d’area Torrese-Stabiese. La Giunta Municipale, con atto n. 454 del 24.12.1999, su proposta dell’assessore Ascione, delibera di prendere atto e dare attuazione alla programmazione urbanistica, individuando otto progetti urbani puntuali, così stabiliti:
AMBITO TERRITORIALE A: Centro storico
AMBITO TERRITORIALE B: Fascia Costiera
AMBITO TERRITORIALE C: Quartieri abusivi periferia est (fuori ambito)
PROGETTI URBANI COLLEGATI AD INFRASTRUTTURE:
Nell’agosto del 2000, con l’approvazione del Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali, vengono disciplinate, all’articolo 120, le società di trasformazione urbana, già introdotte dalla legge Bassanini n. 127/97, che possono costituirsi su iniziativa di Città Metropolitane e Comuni, con la partecipazione di Regioni e Province, per progettare e realizzare interventi di trasformazione urbana.
Con D.M. 6/6/2001, Il Ministero dei Lavori Pubblici, promuove la costituzione delle società di trasformazione urbana, approvando un bando per il finanziamento degli studi di fattibilità, delle indagini conoscitive, nonché degli oneri occorrenti per la progettazione urbanistica.
Riteniamo fattibile, anche per il territorio di Torre Annunziata, la costituzione di tale tipo di società, quale strumento per la realizzazione di interventi urbani complessi, ancorché si preveda una procedura articolata, di particolare e specifico impegno professionale.
Individuiamo tre ambiti di interventi:
L’ambito relativo alla fascia di costa, risulta essere quello più fattibile, attesa la disponibilità delle aree, nel frattempo ottenute, in ragione della stipula del contratto d’area torrese-stabiese.
Unitamente ai dirigenti Arch. Gennaro Polichetti e Arch. Stefano Prisco, dopo aver raccolto il consenso da parte del Sindaco Cucolo e della Giunta Municipale, ci mettiamo al lavoro per predisporre gli atti.
Il Consiglio Comunale, con deliberazione n. 87 del 16.10.2001, approva la proposta di costituzione della società di trasformazione urbana e la richiesta di finanziamento al Ministero, per l’ambito d’intervento relativo alla fascia di costa. Il 30.10.2001, viene presentata al Ministero la richiesta di finanziamento.
Nel contempo la Giunta Regionale della Campania, con deliberazione numero 6134 del 15.11.2001, relativa a: “Contratti di programma – Impegno programmatico”, ritiene prioritari taluni settori produttivi, tra cui quello nautico ed individua, in ragione delle indicazioni che forniamo come Comune, l’area di Torre Annunziata, per la creazione di un “Polo Nautico”.
Otteniamo il finanziamento dal Ministero, ed in data 14.11.2002, si stipula la convenzione per l’attuazione dello studio di fattibilità, finalizzato a promuovere la costituzione di una società di trasformazione urbana, con riferimento allo specifico ambito di intervento denominato “Fascia Costiera”.
Il finanziamento complessivo risulta essere pari a € 147.190,22. Con deliberazione della G.M. n. 17 del 6.2.2003, si dà incarico alla “CIMIMONTUBI SpA” (Gruppo Fintecna), proprietaria delle aree che sarebbero state cedute a titolo gratuito al Comune, di redigere lo studio di fattibilità, convenendo a loro carico l’importo del 25%, senza alcun onere per l’Amministrazione Comunale.
In data 25.5.2004, dopo un lungo lavoro, anche di confronto con le OO.SS. e con gli imprenditori, la società incaricata trasmette gli atti grafici e lo studio di fattibilità.
La Giunta, con deliberazione numero 165 del 22.7.2004, approva lo studio di fattibilità, dando atto che la spesa complessiva sostenuta è pari ad € 196.253,62 (IVA inclusa), di cui il 25%, a carico della società affidataria dell’incarico e il 75% a valere sul finanziamento del Ministero delle Infrastrutture, individuando il direttore generale quale referente dell’Amministrazione, per tutti gli atti consequenziali, oltre al Dipartimento Urbanistica del Comune, per le specifiche competenze.
Con un minimo di autoreferenzialità, il nostro lavoro e la proposta di costituzione di una società di trasformazione urbana (STU) a Torre Annunziata, diventa motivo di grande soddisfazione, in occasione di iniziative di confronto con altri Comuni.
Partecipiamo a convegni e seminari in materia, dove viene illustrata la proposta di Torre Annunziata, anche per favorire attività di marketing territoriale e di benchmarking. Un episodio simpatico si verifica in occasione di un convegno dell’INU (Istituto Nazionale Urbanistica) a Roma, dove ci confrontiamo, tra gli altri, con il Comune di Bergamo.
Bene, ad illustrare l’iniziativa della STU della Città di Bergamo era l’Assessore Nappo, natio di Torre Annunziata, fratello di Francesco Nappo, nostro concittadino.
In data 10.10.2005, con l’Amministrazione guidata dal Sindaco Monaco, concludiamo anche un faticoso percorso con la società “FINTECNA S.p.A.”, la quale trasferisce, a titolo gratuito, al Comune di Torre Annunziata, la piena proprietà di consistenze immobiliari della superficie complessiva di circa metri quadrati 129.000, site tra Via Terragneta, Via Solferino, arenile marino e Via Magenta.
Per il varo definitivo della prima esperienza di STU a Torre Annunziata, sembra tutto pronto! Si sceglie anche la denominazione: “Costa di Oplonti S.p.A. di trasformazione urbana”.
Nel frattempo, però, per i “giochi” perversi della politica, il dirigente Polichetti, pur contro la volontà del Sindaco Monaco, è costretto a lasciare il suo incarico.
Occorrono, comunque, gli atti giuridici propedeutici. Il direttore generale si fa carico della redazione dell’atto costitutivo della società, dello statuto e della bozza di convenzione tra il Comune e la società costituenda.
Nel bilancio di previsione 2006, viene finanziata la spesa occorrente per la sottoscrizione del capitale sociale iniziale, pari a € 120.000,00.
Si susseguono una serie di riunioni, nel corso delle quali, il direttore generale, illustra i programmi operativi della costituenda società, con particolare riferimento al primo atto fondamentale, relativo alla redazione di un Piano Urbanistico Attuativo ai sensi della legge regionale 16/2004.
Ma, inspiegabilmente, tutto si rallenta.
Il Sindaco Monaco e diversi Assessori, credono, però, all’iniziativa e nonostante già fossero chiari i malesseri che preannunziavano la crisi politica manifestatasi in quel periodo, in data 6.11.2006, l’atto deliberativo approda all’attenzione della Giunta Municipale.
L’atto viene redatto dal direttore generale e proposto alla Giunta Municipale dallo stesso direttore generale, dal Sindaco Monaco e dall’assessore Borrelli.
Con atto n. 263 del 7.11.2006, viene deliberata la proposta al Consiglio Comunale per la costituzione di società di trasformazione urbana, ex-articolo 120 del D.Lgs. 18.8.2000, n. 267, sotto la forma giuridica di società per azioni, per la realizzazione di un intervento di riqualificazione e valorizzazione dell’ambito denominato “Fascia Costiera”. Approvazione dello statuto e dei patti parasociali della società, nonché dello schema di convenzione per la regolazione dei rapporti tra l’Amministrazione e la società stessa” L’atto viene approvato anche dall’assessore Starita.
Si scoprirà dopo che, nel frattempo, erano già iniziate le manovre politiche, per la sfiducia al Sindaco Monaco.
Sulla proposta della Giunta Municipale, si accenna anche ad un’istruttoria per il Consiglio Comunale.In data 27.11.2006, vengono presentati emendamenti all’atto proposto dalla Giunta, dai Consiglieri Porcelli, Ammendola e Alfieri. Ma l’atto non sarà mai discusso in Consiglio Comunale!
Con decisione, condivisa dal direttore generale, il Commissario Straordinario che si insedia a fine gennaio, non prende iniziative in merito, ritenendolo, giustamente, un atto fondamentale dell’Ente, da riservarsi all’organo politico.
Nel maggio 2007, però, con una nota a firma del Commissario Straordinario Prefetto Marcello Palmieri e del direttore generale, si approva la candidatura del progetto denominato “Riqualificazione area industriale dismessa, fascia a mare da località Rovigliano al porto di Torre Annunziata”, all’avviso pubblico per la costituzione di un Parco Progetti Regionale, così come istituito con deliberazione della Giunta Regionale n. 1041 del 1.8.2006, riconoscendo TESS quale soggetto attuatore.
Con decreto dirigenziale n. 7 del 7.3.2008, adottato dal competente settore della Regione Campania, viene inserito nel parco progetti regionale, il progetto denominato “Riqualificazione area industriale dismessa, fascia a mare da località rovigliano al porto di Torre Annunziata” per l’importo di € 22.060.000,00. L’Amministrazione Starita, si insedia nel luglio 2007.
Da allora di società di trasformazione urbana, non si parlerà più, dando ragione, di fatto, a lobby politiche ed imprenditoriali, contrarie all’iniziativa.
La fascia di costa di Torre Annunziata, giace abbandonata a se stessa, nel degrado più completo, così come ereditata dalla FINTECNA SpA, già con la sottoscrizione del contratto d’area torrese-stabiese, nel 1998.
Stessa sorte per i capannoni di proprietà comunale, adiacenti all’area APREAMARE, acquistati da DERIVER, nel dicembre del 2000.
Viene distrutto un lavoro di circa 5 anni, con enorme dispendio di risorse impiegate.
Nel frattempo il Comune di Bergamo, ha costituito la “PORTA SUD SpA” società di trasformazione urbana e nonostante non abbiano le risorse finanziarie, che avremmo noi a disposizione, la società va avanti nel suo progetto.
Ma noi, caro Amico Francesco Nappo, non siamo Bergamo!
Noi siamo in grado, a mala pena, di gestire l’ordinaria amministrazione!
Siamo costretti, per esempio, ad enfatizzare il restyling di Piazza Enrico De Nicola, la piantumazione di aiuole in Piazza Ilardi, il restyling della Villa Comunale, l’organizzazione di feste pizza e fichi, le normali e talvolta inutili iniziative a carattere sociale e “pseudo culturali”.
E con il federalismo municipale, saranno tempi duri per gli incapaci ed i ciarlatani, convinti di saper gestire la cosa pubblica. Ma, purtroppo, tutto ricadrà, inesorabilmente, sull’intera Comunità!
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18 marzo 2011 16:43 / Commenta
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