Il Savoia è in Eccellenza, adesso lo dice anche la matematica.

Prima la sconfitta inaspettata del Città di Pompei contro la Puteolana e poi il 4-0 rifilato al Sant’Agnello non lasciano dubbi: Torre Annunziata annienta un anno di purgatorio nel viaggio verso il calcio che conta, purtroppo, ancora lungo.

La squadra messa su in poco meno di un mese dall’allenatore Pasquale Vitter e dal diesse Aniello Langella è più che realtà e a testimoniarlo ci sono dei risultati poco opinabili, con record e numeri da capogiro.

Come al solito, però, una fetta di cittadinanza ha fatto di tutto affinché anche dei giorni di festa come questi portassero dietro qualche ombra: la clamorosa presa di posizione degli ultras appartenenti al gruppo Rione Carminiello nei confronti del direttore sportivo Langella risulta essere una terribile nota stonata.

Langella, secondo gli ultras, risulta colpevole di essere vicino all’acquisto di Donato Rima, torrese purosangue, attualmente in forza alla Sarnese ma con qualche episodio passato non apprezzatissimo dalla tifoseria.

Già nei giorni passati la tifoseria aveva chiesto le dimissioni di Langella ma, nella gara contro il Sant’Agnello giocata al Campo Italia di Sorrento e vinta con le reti di Balzano, Savarese, Pallonetto e Guarro, la protesta è stata molto più veemente attraverso striscioni e cori.

Un caso che somiglia molto a quello accaduto alla metà del girone di andata in seguito a due pareggi che sembravano complicare il cammino del Savoia verso la promozione: in quel caso furono chieste le dimissioni di Vitter che, qualora fossero state realmente ottenute, avrebbero causato il crollo dell’intero progetto con l’addio dei sogni di gloria.

Anche stavolta il rischio è serio: Langella è uno dei fulcri di questo neonato progetto e merita rispetto per quanto di buono fatto sino adesso anche in prospettiva futura. Minare il suo cammino in società non porterebbe frutti se non quelli di indispettire anche gli altri soci facendoli disinnamorare del nuovo sogno oplontino nato l’estate scorsa.

Un puzzle che potrebbe autodistruggersi tassello dopo tassello.

Per il momento tutti i soci sono a sostegno del piccolo grande direttore che ha portato calciatori di notevole qualità a Torre Annunziata: essere sotto scacco dei tifosi renderebbe vano ogni festeggiamento per la conquistata Eccellenza poiché significherebbe soltanto avere la conferma che in questa città vige un implicito divieto di fare calcio.

 
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