Officine Torresi, accordo per il reintegro di 15 unità lavorative. La Regione sosterrà i corsi di formazione per il loro reimpiego nel ciclo produttivo del Polo Nautico.

Ieri mattina un vertice fiume, dai toni alquanto infuocati,  riguardante Officine Torresi si è svolto a palazzo Criscuolo. Si sono seduti al tavolo, oltre che il primo cittadino oplontino Giosuè Starita, e l’assessore alle Attività produttive Mario Conte, l’imprenditore del Polo Nautico proprietario dell’azienda, Carmine Carotenuto, e i delegati delle sigle sindacali, locali e regionali.

Fulcro della discussione: la ricollocazione dei circa 41 lavoratori dell’azienda, da tempo in cassa integrazione.

La riunione, protrattasi fino a pomeriggio inoltrato, si è conclusa con l’accordo di riassunzione di 15 operai da parte delle società Alcina e Peninsula Navis che, insieme a Nisida Yacht, rilevarono i capannoni ex Ilva Pali Dalmine. I lavoratori però dovranno seguire dei corsi di formazione regionali prima di essere reinseriti nel ciclo produttivo.

“Una riunione del cui esito possiamo ritenerci soddisfatti – commenta l’assessore Conte – L’imprenditore di Officine Torresi è riuscito a chiudere un accordo con Alcina che prevede l’assunzione di 5 dipendenti e Peninsula Navis ha dato disponibilità ad assumerne altri 10, grazie anche a corsi di formazione sostenuti dalla Regione. Per i rimanenti lavoratori, Officine Torresi prevede di mettere in campo corsi di formazione che, uniti alla cassa integrazione, dovrebbero alleggerire la situazione degli operai. Diciamo che – conclude Conte – questo è un primo passo importante per la ricollocazione degli operai usciti dal ciclo produttivo”.

Decine i lavoratori che hanno atteso trepidanti l’esito dell’incontro davanti l’ingresso del palazzo comunale.

 
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