Dino De Laurentiis, un torrese d’altri tempi

E’ morto questa mattina a Los Angeles il produttore cinematografico Dino De Laurentiis, nato a Torre Annunziata nel lontano 8 agosto del 1919.

Figlio di pastaio, crebbe per le strade oplontine vendendo spaghetti e sempre vivo ne ha mantenuto il ricordo.

Il suo primo film risale al 1940, “L’ultimo combattimento” di Piero Ballerini, al quale ne seguirono altri 150 durante tutto il corso della sua lunga e prestigiosa carriera.

Tra i suoi capolavori più celebri:Napoli milionaria, regia di Eduardo De Filippo (1950);Miseria e nobiltà, regia di Mario Mattoli (1954); L’oro di Napoli, regia di Vittorio De Sica (1954); “La grande guerra” (1959) di Mario Monicelli.

Nel 1966 fu nominato Cavaliere del Lavoro:
“Con un esordio a 20 anni di età, inizia la titanica carriera nella quale il produttore scriverà mezzo secolo di storia del cinema mondiale. Si pone all’avanguardia della rinascita culturale post-bellica come una delle forze trainanti del Neo-Realismo. Gli anni Cinquanta lo vedono in collaborazione con Ponti e Fellini, e per due anni consecutivi, 1956 e 1957, questa collaborazione sfocerà nell’assegnazione di due premi Oscar. Lungimirante sostenitore della internazionalità del cinema, allarga la sua sfera operativa al più agguerrito mercato cinematografico mondiale, quello americano, dove trionfa con un alternarsi di successi critici e commerciali. L’acume imprenditoriale che ne ha caratterizzato il lavoro fin dall’esordio, lo porta in prima linea dell’aspetto economico della produzione di un film: è De Laurentiis a introdurre il concetto di “prevendita” di un film – che garantisce una massimizzazione degli introiti e maggior controllo creativo da parte del produttore adottata in seguito come comune pratica di mercato da tutti”.

Nel 2001 fu insignito dell’ “Oscar alla memoria Irving G. Thalberg” assegnato ai produttori creativi, i cui lavori riflettono delle continue produzioni cinematografiche di alto livello.

Nel 2003, alla Mostra del Cinema di Venezia, ebbe il Leone d’Oro alla carriera.

(Foto di Justin Sewell in licenza Creative Commons)

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