La città tappezzata di manifesti contro la discarica; anche i privati si mobilitano per sensibilizzare l’opinione pubblica oplontina.

Dopo la costituzione di un comitato su invito di Don Ciro Cozzolino, la mobilitazione dei sindacati della Real Fabbrica d’Armi, anche i semplici cittadini si mobilitano e si ingegnano su come mantenere viva in città la problematica vissuta pochi chilometri lontano, dove gente comune –  mamme, bambini, anziani – stanno lottando per difendere il loro diritto alla vita.

Così stamane la città si è stata tappezzata di manifesti, mortuari quelli sarcastici e di sprono quelli solidali.

Notte senza tensioni sul versante di Boscoreale e Terzigno, complice probabilmente la pioggia battente delle ultime ore. Così tredici 13 camion hanno potuto scaricare terreno vegetale sul sito e ridurre i miasmi che hanno reso l’aria irrespirabile. Il Capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso,  nell’ultimo vertice svoltosi ieri in Prefettura a Napoli, ha congelato la questione discariche fino alla prossima primavera. Nel frattempo, i sindaci vesuviani hanno nominato propri tecnici per monitorare gli sversamenti nella cava.

Sulla questione rifiuti è intervenuto ieri anche il Vescovo di Nola, Beniamino Depalma, che ha chiesto lo stop immediato di ogni azione di protesta violenta e la ripresa del dialogo affinché sia raggiunta un’intesa tra le parti.

Dopo i violenti scontri delle scorsi notti, mentre il Ministro Roberto Maroni alza i toni e minaccia interventi duri e Ignazio La Russa assicura di essere pronti all’invio di più militari per far fronte alle proteste, Pier Luigi Bersani, incontrando a Roma i giovani del Partito Democratico ha dichiarato: “Bisogna trovare assolutamente il modo di non intervenire con la forza a Terzigno. Bisogna avere l’umiltà di dire ‘Campania, Italia, c’è da dare una mano’”.

(Foto di Paolo Borrelli)

 
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  1. Aggiornamento:

    Si è concluso da poco il programmato incontro in prefettura a Napoli tra i sindaci dei comuni vesuviani e il sottosegretario alla protezione civile Guido Bertolaso, che continuano a confrontarsi sulla problematica discariche rifiuti nel Parco Nazionale del Vesuvio.
    All’incontro di quest’oggi ha partecipato anche una delegazione di imprenditori dell’area vesuviana che, oltre a mettere in evidenza la priorità di garantire elevati livelli di sicurezza ambientale a tutela della salute della comunità, hanno evidenziato la grave crisi che le attività produttive stanno vivendo da mesi causa i miasmi generati dalla discarica rifiuti in cava SARI.

    “Gli imprenditori –spiega il sindaco Gennaro Langella- oltre a mettere al centro dell’attenzione la tutela dell’ambiente e della salute pubblica, hanno fatto risaltare i gravissimi risvolti sociali che l’emergenza rifiuti sta generando su quest’area. I miasmi provenienti dalla SARI hanno notevolmente rallentato le attività con il concreto rischio di perdere seicento/settecento posti di lavoro, in un’area che di per se vive una drammatica crisi occupazionale”.

    Il sottosegretario Bertolaso, riferisce il sindaco Langella “Si è impegnato, subito dopo aver messo in sicurezza la discarica e riportato condizioni di vivibilità ambientale, a convocare un tavolo con i ministri del turismo e delle attività produttive, oltreché con i rappresentanti di regione, provincia e comuni, per recuperare e rilanciare l’immagine del Vesuvio e per creare nuovi flussi turistici, e al contempo di mettere in campo idonee azioni e soluzioni per garantire il mantenimento dei livelli occupazionali in una zona sofferente”.

    Sul fronte della seconda discarica in cava Vitiello, i sindaci di Boscoreale, Boscotrecase, Terzigno e Trecase, anche alla riunione odierna hanno ribadito il no netto all’apertura.
    Stamattina, intanto, ha aggiunto il sindaco Gennaro Langella “Sono iniziate le attività dei tecnici della protezione civile che, congiuntamente a quelli nominati dai comuni, previa definizione di un calendario e delle metodologie da seguire, effettueranno una serie di controlli per accertare lo stato di salute della discarica. Risultati che –assicura il primo cittadino- renderemo noti in assoluta trasparenza”.

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