L'anfiteatro prima dei lavori

E’ Jeannette Papadopoulos il nuovo responsabile della Soprintendenza per i beni archeologici di Napoli e Pompei, che subentra all’uscente Giuseppe Proietti, costretto a lasciare per raggiunti limiti d’età. Un mandato ad interim che scadrà il 31 dicembre prossimo, in attesa della pubblicazione a novembre del bando di selezione per la ricerca di un nuovo sovrintendente.

Proveniente dalla Direzione Generale delle Antichità del Ministero per i Beni e le attività culturali, la Papadopoulos vanta un curriculum di alto profilo: funzionario direttivo nel Museo Archeologico di Napoli; reggente della Divisione IV (Archeologia) dell’Ufficio Centrale dei Beni archeologici, ambientali, architettonici, storici e artistici; segretario del Comitato di settore per i Beni archeologici; presso il segretariato Generale e poi presso la Direzione Generale per le antichità, si è occupata di circolazione internazionale di beni archeologici e di contrasto al traffico illecito dei beni culturali.

La sua nomina non ha spento però il fuoco delle polemiche che da settimane divampa tra politici e addetti ai lavori sulla stampa nazionale e locale, in merito alla gestione recente e passata degli scavi e agli episodi di degrado che sono stati sollevati da più parti. In particolare, i recenti lavori effettuati sulle gradinate dell’anfiteatro romano sono finiti nel mirino dell’Osservatorio del patrimonio culturale e in seguito al centro di un’indagine della Procura di Torre Annunziata, dopo un reportage del periodico vesuviano Gazzettino Vesuviano. Di qui dallo stesso settimanale è partita l’iniziativa di creare una pagina Facebook

La stessa nomina della Papadopoulos, secondo di sindacati, proprio perchè ad interim non fa sperare in una radicale azione di rilancio dell’area archeologica. Gli stessi si dicono contrari all’ipotesi annunciata dal Ministro per i Beni e la Attività Culturali Sandro Bondi di istituire una fondazione ad hoc per tutelare l’area archeologica di Pompei.

 
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